Contrasto nella Chiesa tra libertà e autorità?

Contrasto nella Chiesa tra libertà e autorità? Contrasto nella Chiesa tra libertà e autorità? Conferenza a Torino del card. Michele Pellegrino Il cardinale Michele Pellegrino ha parlato ieri sera all'Istituto S. Paolo su «Autorità e libertà nella Chiesa». Due principi inscindibili, ha detto, per chi aderisce al Vangelo, dato che la Chiesa ha origine divina «e la libertà è dote nativa è inalienabile dell'uomo ». Nessuno può coartarlo nell'uso di essa, « all'infuori di Dio o di chi legittimamente può parlare in suo nome ». Formulata questa sintesi tra i due valori, «bisogna riconoscere che nella realizzazione storica spésso troviamo motivi di contrastò tra l'uno e l'altro ». Di qui le tensioni fra legge e coscienza e « i sintomi di una crisi di fiducia che non tocca la realtàcome tale, ma H governo della Chiesa in quanto sistema umano ». Sono difficili, secondo il. cardinale ohe ha riferito esempi| di errori "dolorosi; siaM'usa della libertà, sia l'eserc^ip dell'autorità. • "••«La' nostfa generatone 'itafatto l'esperienza di-tirannie disumane, che hanno mostrato come l'autorità intesa fuori di .una visione umana e cristiana della realtà può giungere a sopraffare e distruggere la persona». D!altra parte, i progressi della scienza e della tecnica consentono sempre di più all'uomo di estendere il suo dominio sulla natura e su altri uomini. «La situazione obbliga a riflettere seriamente sui criteri che debbono guidare gli uomini nell'esercizio dell'autorità da una parte, nella giusta rivendicazione della libertà dall'altra». Nell'esercizio dell'autorità il cristiano deve ispirarsi, in qualsiasi momento della vita, al modello di Cristo. Non avviene sempre cosi, non sempre si rispetta la libertà e la corresponsabilità di coloro che pure sono tenuti a obbedire. «Il Concilio — ha aggiunto il cardinale — esorta i laici a valersi della libertà che loro compete e ad assumersi la responsabilità che appartiene, a diversi livelli, a tutti i battezzati ». L'autorità esiga quindi l'obbedienza necessaria alla vita della Chiesa, ma si adoperi «per educare all'obbedienza, in un dialogo aperto e costruttivo ». Anche nell'esercizio della libertà il modello deve essere Cristo: « Amare l'obbedienza, piegare la propria volontà davanti alla libertà che emana da Dio non significa rinunciare alla critica ». Non dunque passività ma collabo:, razione, e obbedienza critica: « Sarebbe, assolutamente fuòri di. posto giudicare sovversiva e demolitrice ogni critica all'operato dell'autorità. La Chiesa fa bene a prendere seriamente la critica che le è rivolta dal mondo per un costante rinnovamento. Sarebbe un errore fatale se i ministri della Chiesa si irrigidissero davanti a una critica in parte giustificata, adducendo di essere responsabili soltanto di fronte a Dio, invece di cercare il dialogo per imparare reciprocamente ». E' seguito un vivace dibattito con la partecipazione di laici e sacerdoti. g. p.

Persone citate: Michele Pellegrino

Luoghi citati: Torino