La tragica realtà del Biafra
La tragica realtà del Biafra Una testimonianza del nipote di Churchill La tragica realtà del Biafra Wtnston S. Churchill, nipote dello statista, ha svolto per conto del Times un'inchiesta sulla guerra civile nigeriana recandosi prima a Lagos e nei territori federali e poi nel Blalra. Il testo che pubblichiamo è abbreviato. (Nostro servizio particolare) Londra, 3 marzo. La guerra civile nigeriana, giunta al ventesimo mese, è una delle più grandi tragedie umane dei nostri tempi. E' una tragedia in cui la Gran Bretagna, essendo uno dei due principali fornitori di armi del governo federale, ha pesanti responsabilità. Ed è una tragedia che continua tuttora senza che si vedano i segni di una fine imminente. Ogni martedì mattina un camion Bedford da tre tonnellate parte verso il sud da Mbutu Ngawa, dove Padre Liddy, un missionario cattolico irlandese in Nigeria da trentasei anni, ha un ospedale. Mbutu Ngawa è a circa trenta chilometri da Umuha- ia, ora capitale dei secessionisti, il camionista biafrano, un uomo di temperamento estroverso e compiaciuto del proprio strano nome, Railway Onwunsi, mi ha dato un passaggio dopo aver caricato di provviste l'autocarro per il suo giro settimanale di distribuzione in quindici centri di ristoro. Ad ogni fermata vi era una delegazione di due o tre persone, solitamente giovani donne, in attesa dei rifornimenti, al margine della strada. Le razioni erano le stesse per ogni centro: diciotto pezzi di stoccafisso, un sacco da 24 chili di .farina ed un involto di plastica con un chilo di sale circa. Alla prima sosta ho chiesto ad una delle ragazze in attesa per quante persone servissero le provviste: « Settecentottantatré — ha risposto — e per una settimana ». Forse la cosa che più colpisce l'estraneo è l'autodisci¬ plina e la dignità che questo popolo dimostra nelle avversità. Sebbene ad una madre rimasta senza cibo possa toccare di vedere il suo piccino consumarsi e morire nel modo più atroce dinanzi ai suoi occhi, pure non ci sono liti nelle code per la distribuzione: né vi è bisogno di guardie armate per impedire che qualcuno cerchi di avere di più per sé e per i suoi bambini. I furti sono rari, l'accattonaggio non è frequente sebbene gli uni e l'altro siano in aumento via via che la situazione peggiora. E' gente orgogliosa, talora arrogante, e non chiede per proprio tornaconto. Una donna m'è venuta dinanzi con il suo piccino di due mesi attaccato al seno esausto e vuoto, e mi ha chiesto: « Per cortesia, signore, la prego di aiutare il mio bambino». Winston S. Churchill Copyright ili « The Times » e per l'Italia de « La Stampa »
Persone citate: Bedford, Biafra, Churchill, Liddy, Winston S. Churchill
Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Lagos, Londra, Nigeria
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