Una svolta decisiva a Parigi nel colloqui di pace per il Vietnam?

Una svolta decisiva a Parigi nel colloqui di pace per il Vietnam? Gli incontri del presidente Nixon nella capitale francese Una svolta decisiva a Parigi nel colloqui di pace per il Vietnam? Il presidente ha discusso a lungo con la delegazione americana e sudvietnamita - Malgrado l'opposizione di Saigon, Nixon intenderebbe raggiungere una soluzione al più presto —— T (Dal nostro corrispondente) Parigi, 3 marzo. In margine alla visita del presidente Nixon a Parigi, si annunziano nuovi sviluppi alla conferenza per il Vietnam, sviluppi chei secondo certe fonti, potrebbero segnare, anzi, una svolta decisiva delle trattative. Ieri mattina, infatti, Nixon ebbe un incontro di tre ore con Cabot Lodge e con gli altri membri della delegazione americana. Nella ■iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiriiiiii stessa mattinata, rimase 35 minuti a colloquio col generale Cao Kg, vice-presidente del govèrno di Saigon, il quale era ritornato la settimana scorsa a Parigi per incontrarsi col Presidente degli Stati Uniti. Gli americani hanno mantenuto uno strettissimo riserbo su questi incontri, che vengono messi in relazione con l'attuale offensiva del Fronte nazionale di liberazione e del- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii l'esercito nord vietnamita e con la necessità di trovare una via d'uscita al vicolo cieco in cui si trovano attualmente le trattative di Parigi. Qualche indicazione l'ha data, invece, il generale Ky, il quale ha dichiarato dì aver discusso con Nixon «numerosi metodi nuovi per ristabilire la pace nel Vietnam». Il generale ha anche affermato che questi metodi verranno conosciuti soltanto nel corso della seduta plenaria della conferenza, giovedì prossimo. Non ha detto però se sì tratterà dì accentuare 10 sforzo militare o di prospettare nuove concessioni nelle trattative politiche. Ha fatto tuttavia una dichiarazione che lascerebbe credere più probabile questa seconda ipotesi. « Non so — ha detto, infatti, Cao Ky — se, dopo la conversazione che ho avuto col presidente Nixon, gli Stati Uniti e il Vietnam del Sud stringeranno maggiormente le loro relazioni. Bisogna aspettare ancora qualche giorno o qualche settimana ». Queste parole farebbero supporre che il divario fra i punti di vista di Washington e di Saigon si sia maggiormente acuito, tanto più che Cao Ky, il quale nei giorni scorsi aveva minacciato la ripresa dei bombardamenti sul Vietnam del Nord, ha detto ora di non averne neppur parlato con Nixon. Si sa, d'altronde, che intense trattative segrete si sono svolte la settimana scorsa fra americani e vietnamiti e che 11 presidente Nixon intende accelerare la soluzione del conflitto, non tanto perché l'offensiva militare vietcong rappresenti una seria minaccia immediata, ma perché non si può escludere il pericolo d'un crollo improvviso del regime politico dì Saigon, che precipiterebbe nel caos il Paese. Sandro VoIta Una postazione d'artiglieria del marines in azione al confine con il Laos. Il fuoco è stato aperto per coprire l'azione di una pattùglia americana impegnata, a soli 400 metri dalla base, contro I nordvietnamlti (Tel. A.P.)