Azioni russe di disturbo Fermata una colonna Usa di Tito Sansa

Azioni russe di disturbo Fermata una colonna Usa Dommni si elegge a Berlino il Presidente tedesco Azioni russe di disturbo Fermata una colonna Usa Grandi movimenti di truppe e carri armati sovietici, ma nessun incidente serio - Gli aerei volano indisturbati nei corridoi - Metà dei 1036 elettori del capo dello Stato sono già a Berlino - Prevale l'opinione che l'Urss non voglia uno scontro diretto con gli S. U. (Dal nostro inviato speciale) Berlino, 3 marzo. L'atmosfera si sta caricando a Berlino, a trentasei ore dall'assemblea di 1036 « grandi elettori» che mercoledì mattina sceglieranno il nuovo presidente della Repubblica tra il ministro della Difesa Gerard Schroeder (de) e il ministro della Giustizia Gustav Heinemann (socialdemocratico). I grandi alberghi intorno al Kurfuerstendamm si stanno affollando di delegati federali e regionali, che gli aerei di compagnie occidentali Pan Am, Bea, Air France hanno portato a Tempelhof e a Tegel, ammantati di neve sotto un gelido cielo di cristallo. Si calcola che più della metà dei «grandi elettori » siano già a Berlino stasera: tra essi i due candidati e il capo del partito neonazista von Thadden, che, per prudenza, è giunto già la settimana scorsa, prima dei possibili impedimenti sovietici nei corridoi aerei. Finora non è successo nulla di grave. Dopo tante minacce, l'Unione Sovietica si limita a far giostrare i propri carri armati intorno a Berlino, e la Germania comunista ha chiuso due volte, per due ore, l'autostrada per Hannover in modo da permettere il passaggio dei mezzi corazzati. Nei corridoi aerei gli apparecchi di linea hanno fatto oggi i loro regolari 184 voli previsti dagli orari, nonostante la minaccia sovietica di ieri sera di «non poter garantire la sicurezza dei voli » con i quali vengono portati a Berlino i partecipanti all'assemblea di mercoledì. « La situazione — ha detto oggi il portavoce del governo di Bonn, Ahlers — è quasi del tutto normale ». Dopo avere confermato (come già stamane aveva fatto a Berlino il borgomastro Schuetz) che il capo dello Stato verrà eletto mercoledì nell'ex capitale, Ahlers ha detto che « il governo di Bonn spera che l'Unione Sovietica e la Germania Orientale seguano la politica della ragione». Oggi, sull'autostrada per Hannover, uno dei tre cordoni ombelicali di Berlino, vi è stato un grande movimento di convogli militari americani, inglesi e francesi, a titolo dimostrativo. Tra Magdeburgo e il valico di frontiera di Helmstedt, vi è stato un contrattempo: una colonna americana è stata fermata dalla polizia militare russa e trattenuta. Al comandante americano è stato detto che l'autostrada era ostruita da mezzi cingolati dell'Armata Rossa. E infatti gli americani hanno assistito, per la durata di un'ora, al passaggio di carri armati che attraversavano l'autostrada. Per il resto, il traffico si è svolto come sempre, ì tempi di attesa sono stati inferiori a quelli di ieri. La popolazione di Berlino non ha perduto la calma. Soltanto sabato mattina, all'annuncio del primo blocco dell'autostrada, sono stati osservati grossi acquisti di conserve alimentari, di pasta e di zucchero. Due ore dopo, levato il blocco, tutto è tornato normale e nel pomeriggio (il primo sabato del mese i negozi sono aperti per i tradizionali grandi acquisti), si è vista, molta gente nei negozi di tappeti, di mobili, di articoli sportivi e di moda primaverile, cioè di generi che « non vanno» in momenti di crisi. Splendide ragazze bionde seggono disinvolte dietro le vetrate sulle terrazze di Kranzler e del Kempinski, sul roof-garden dell' Hilton si balla ogni notte, teatri, cinema, cabarets sono affollatissimi. Non c'è ombra di panico e, se vi è preoccupazione, non la si nota. Le prossime ventiquattro o quarantotto ore diranno comunque se i timori della vigilia verranno confermati oppure se ha ragione il Washington Post, che ha scritto: « Poiché i tedeschi hanno giocato al topo, i russi hanno naturalmente giocato con essi al gatto». Falliti tutti i tentativi dèi tedeschi occidentali di prendere contatto con la Germania comunista per concordare una merce di scambio per la rinuncia di Bonn a tenere l'assemblea elettiva a Berlino, è scaduto il limite ultimo per un eventuale trasferimento dell'assemblea in un'altra città. Ora si aspetta ciò che potrà accadere. E su ciò le opinioni sono divise: i pessimisti ritengono che Mosca si è troppo impegnata verbalmente e che non può non applicare quelle misure «estremamente gravi » che ha annunciato; gli ottimisti sono dell'avviso che l'Unione Sovietica (soprattutto ora, con la preoccupazione degli inci¬ denti con la Cina) non vuole un confronto diretto con gli Stati Uniti per una elezione presidenziale a Berlino. Gli allarmisti prevedono che un aereo di linea (probabilmente non americano e non francese) verrà costretto ad atterrare all'aeroporto di Magdeburgo, la cui pista è stata finita proprio sabato, oppure che Mig sovietici volteggeranno domani in gran numero nei corridoi aerei, inducendo le compagnie private a non rischiare e a tornare alle basi (e in tal caso la elezione presidenziale non si potrebbe tenere). Gli ottimisti prevedono che — al massimo — caccia alleati scorteranno gli apparecchi delle proprie compagnie o che i Mig si faranno vedere senza interferire nei corridoi o sopra Berlino Occidentale. Tito Sansa e ] r il i m m111111m i r 111111 m 1111m r i m m 11 m 11 m m 11 m 1111

Persone citate: Gerard Schroeder, Gustav Heinemann