«Alceste» martedì al Nuovo

«Alceste» martedì al Nuovo «Alceste» martedì al Nuovo L'opera di Gluck presentata ieri a Torino Nella sede della Pro Cultura femminile affollata di pubblico il musicologo Pierluigi Petrobelli ha presentato ieri l'opera Alceste di Gluck, sesto spettacolo della stagione lirica del Regio. L'oratore, prima di affrontare direttamente il capolavoro gluckiano, ha ricostruito 10 sfondo storico e culturale dell'« opera in musica » come era venuta delineandosi fino alla metà del secolo XVIII; uno sfondo che è risultato vivacissimo, ampio e articolato, attento alle strutture tipiche del genere operistico, alle consuetudini esecutive, ai gusti e alle abitudini, non tutte irreprensibili, del pubblico dell'epoca. Su questo panorama il Petrobelli ha quindi innestato la riforma dì Gluck, « grande e salutare bucato » di tutti i vizi del melodramma. Ogni caratteristica del programma artistico gluckiano è stata ricostruita, non solo attraverso le sue componenti culturali, ma, in concreto, Petrobelli ha lumeggiato le personalità che vi contribuirono, Noverre, Durazzo e, con spunti particolarmente efficaci, quel pittoresco personaggio che fu il librettista Calzabigi. Tipico frutto delle esigenze e delle ansie artistiche che la riforma propugnava, Alceste nella sua marmorea bellezza resta cosi, come finemente ha osservato l'oratore, un seguito di splendidi momenti, di mirabili pannelli che si giustappongono senza tuttavia sommarsi nel divenire spirituale del dramma. L'opera andrà in scena martedì prossimo al Teatro Nuovo. L'esecuzione, affidata al direttore Franco Capuana e al regista Alessandro Brissoni, riveste particolare importanza oltre che per la lunga assenza dalle nostre scene, per 11 valore degli interpreti che saranno Levia Gencer, Mirto Picchi e Attilio D'Orazi. ^ e- p-

Luoghi citati: Durazzo, Torino