Sono sospese le lezioni alla nuova Università

Sono sospese le lezioni alla nuova Università Il decreto del Senato Accademico Sono sospese le lezioni alla nuova Università Cessano anche gli esami ed ogni altra attività a Legge, Lettere e Magistero • Il palazzo delle facoltà umanistiche sgombrato ieri sera dopo una assemblea - Gli studenti, una settantina, si trasferiscono in un collegio Una bomba «molotov» all'Istituto Sommeiller II nuovo palazzo delle facoltà umanistiche occupato venerdì dagli studenti è stato sgomberato ieri sera, mentre la polizia si preparava ad intervenire su richiesta dell'autorità giudiziaria. Ogni attività a Giurisprudenza, Lettere e Magistero è sospesa a tempo indeterminato. Riassumiamo gli avvenimenti. Ieri, fin dal primo mattino, i giovani si dividono in assemblee di facoltà. Esaminano «i problemi della riforma e dell'imperialismo ». Sulla facciata del palazzo accanto alle bandiere rosse ne appare una rossa e nera ed un drappo nero con la scritta « anarchia ». Ci sono gruppi di studenti medi che preparano cartelli di protesta per la manifestazione del pomeriggio indetta «per protestare contro la presenza del presidente americano in Europa ed in Italia ». Ma la maggioranza è perplessa, teme che il corteo si risolva con un insuccesso. Si stabilisce di rinviare la decisione « dopo aver verificato le presenze ». Alle 15,30, l'ora stabilita per la protesta pubblica, ci sono soltanto alcuni gruppi di studenti medi. Ha inizio una assemblea. Al centro dell'animato dibattito l'interrogativo: « Usciamo per una dimostrazione o rinunciamo? ». C'è chi sollecita ì colleghi ad « assumersi le responsabilità di una manifestazione». Altri protestano: «Siamo in pochi. Prima di scendere in piazza dobbiamo darci degli obbiettivi politici». Finalmente si decide: «Rinunciamo al corteo e dividiamoci in gruppi di studio ». Parecchi se ne vanno, alcuni ergono una barricata di fronte all'ingresso per evitare un tentar tivo di sgombero da parte dei colleglli della Confederazione studentesca come è già avvenuto nella notte. La Confederazione riunisce giovani di tendenze moderate favorevoli alla riforma universitaria ma contrari alla violenza ed alle occupazioni. Il rettore prof. Allara si consulta con 11 procuratore della Repubblica dott. La Marca per esporgli la situazione, si consiglia con 11 prefetto e riunisce 11 Senato Accademico. In serata viene diffuso questo comunicato: « Il rettore, preso atto della situazione che si è venuta a creare per effetto dell'occupazione del palazzo delle facoltà di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Magistero da parte di gruppi di studenti e constatando che tale occupazione impedisce lo svolgimento di qualsiasi attività universttaria; viste le norme del regolamento studenti, i titoli accademici, gli esami di Stato e l'assistenza scolastica; ritenuta la gravità e l'urgenza; sentito il parere espresso all'unanimità dal Senato Accademico; decreta; sono sospesi, con effetto immediato fino a nuovo ordine, le lezioni, gli esami et ogni altra attività nelle facoltà suddette ». Analoga decisione aveva preso separatamente il consiglio di facoltà di Giurisprudenza. Il rettore presenta anche denuncia dello « stato di occupazione » alla Procura della Repub- blica, « rilevando che nel palazzo esiste materiale di immenso valore storico ». L'autorità giudiziaria ordina l'immediato sgombero. Alle 21 oltre 500 agenti e carabinieri circondano la nuova Università. C'è un idrante ed anche un'ambulanza. In un primo tempo 1 giovani dicono di volersene andare, poi si riuniscono nell'aula magna di Magistero. Escono quando vedono nell'Ingresso gli ufficiali del carabinieri. Sono circa 70 e si dirigono verso 11 colltgio universitario occupato di via Principe Amedeo. ★ ★ Due giovani hanno tentato di incendiare con una bomba « molotov » l'istituto Sommeiller; l'impresa è stata sventata dall'addetto ai termosifoni. ' Sono le 11 di ieri. Anacleto Pastorello, 26 anni, via Monte Asolone 82, esce dalla cantina della scuola dopo aver regolato la caldaia. Nel pianerottolo ingombro di vecchie scrivanie e pedane vede due giovani che stanno sistemando un oggetto sotto un involto di giornali; uno ha la sigaretta accesa. Appena si accorgono del fuochista gli sconosciuti scappano per le scale. Il Pastorello raccoglie l'cggetto e scopre che è una bottiglia piena di cherosene; dal tappo sporge una miccia lunga quindici centimetri. L'operalo corre dal preside, 11 prof. Pietro Cravero di 60 anni. Insieme vanno nelle aule per individuare 1 responsabili. Ma il Pastorello non riconosce gli attentatori. E' probabile che si tratti di giovani estranei alla scuola. mmmiiiiiiimiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Allara, Anacleto Pastorello, La Marca, Pastorello, Pietro Cravero

Luoghi citati: Europa, Italia