Beghetto, campione mondiale della pista si afferma anche sul traguardo di Siena

Beghetto, campione mondiale della pista si afferma anche sul traguardo di Siena Il Giro ciclistico di Sardegna si conclude oggi a Roma Beghetto, campione mondiale della pista si afferma anche sul traguardo di Siena Dopo il successo a Cagliari, l'ex rivale di Maspes si impone ancora in volata battendo gli stradisti - Polidori, secondo in classifica, rinuncia ad attaccare il "leader" Michelotto (Dal nostro inviato speciale) Siena, 28 febbraio. Beghetto ha fatto il bis oggi cui traguardo di Siena della vittoria ottenuta a Cagliari nella, prima tappa del Giro di Sardegna^ Continuando di questo passo potrebbe essere lui, il campione del mondo dello «sprint» su pista, il favorito per il triónfo a cui gli stradisti italiani ambiscono da tanti anni: quello della Milano-Sanremo. Un giudizio forse troppo ottimistico, influenzato probabilmente dalla disinvoltura con cui Beghetto ha superato tutti gli avversari sul rettilineo d'arrivo di Siena, scattando ai 200 metri in quinta posizione e rimontando irresistibilmente sulla sinistra Durante, Zandegù, Soave e Baldan, finiti nell'ordine alle sue spalle. Un'impresa del genere al termine dì una tappa di 191 chilometri disseminata di saliscendi, testimonia della freschezza atletica di un atleta che ha doti fisiche sufficienti per diventare anche un fondista. E siccome Beghetto, a parte ogni riserva sulla sua tenuta alla distanza, è indiscutibilmente un fuoriclasse, certi giudizi su di lui potrebbero rivelarsi meno avventati di quanto sembri. Il vittorioso « sprint » del ciclista padovano ha concluso una tappa che ha probabilmente deciso il Giro della Sardegna a favore di Michelotto. Il duello tra il leader della classifica ed il suo rivale Polidori si è concluso infatti con una resa del marchigiano, sottolineata da un simpatico episodio di cavalleria sportiva, Polidori ha forato e Michelotto non ha voluto approfittare della disavventura del rivale. A meno di 30 chilometri dall'arrivo-.è. toccato al trentino di mettere piede a terra per una bucatura e Polidori ha restituito la cortesia restandosene tranquillo nel gruppo. Più tardi, quando la corsa, andata avanti senza scossoni per quasi 150 chilometri, si è accesa per la combattività di Bitossi, Dancelli e Ritter, Giancarlo Polidori ha però cercato ancora lo spiraglio favorevole per sorprendere il primo in classifica. Dopo ripetuti tentativi senza esito, ad una decina di chilometri dall'arrivo Polidori è riuscito a sganciarsi dal gruppo. Si è voltato indietro ed ha visto Michelotto alla sua ruota. Il marchigiano è scattato ripetutamente, ma il leader non ha mollato, mentre il plotone da una distanza di 150-200 metri lasciava che i due rivali se la sbrigassero da soli. Alla fine Polidori sì è rassegnato, si è rialzato sulla sella voltandosi verso il tenacissimo antagonista chiedendogli: « Mi dai un po' d'acqua? ». Michelotto, con un sorriso, ha porto la borraccia al rivale. E così con l'offerta di un sorso d'acqua si è probabilmente deciso il Giro di Sardegna. Dopo questo episodio infatti Polidori e Michelotto non sono più entrati nella lotta, lasciando che si sfogassero ì pretendenti alla vittoria dì tappa. Dancelli ha tentato a sei chilometri da Siena il colpo a sorpresa scattando insieme ad Aimar, Della Torre e Sgarbozza e poi continuando da solo la fuga. Zandegù lo ha raggiunto con uno spettacoloso inseguimento, ma già nell'abitato di Siena la riscossa del plotone ha provocato il definitivo ricongiungimento è Beghetto ha trionfato. La penultima tappa Livorno-Siena si era iniziata con due ore dì ritardo, alle 11 anziché alle 9, per il prolungarsi delle operazioni di scarico delle vetture del seguito dalla motonave « Carolis ». Domani, con la Torrenieri-Roma di 241 chilometri con partenza alle 9 ed arrivo alle 15,30 al Velodromo olimpico, sì chiude il Giro di Sardegna. Polidori ha un'ultima carta da giocare, su un percorso lungo ma privo di difficoltà. Quanto sì è visto oggi nel finale verso Siena lascia però credere che il duello sia già virtualmente risolto a favore di Michelotto. Gianni Pignata Ordine d'arrivo della tappa Livorno-Siena: 1) Beghetto, G. S. Ferretti, che compie i 191 chilometri in ore 5, 2T02" alla inedia di km. 35,039 (abbuono 30"); 2) Durante s. t. (abb. 20"); 3) Zandegù s. t. (abb. 10"); 4) Soave; 5) Baldan; 6) Basso; 7) Janssen; 8) Godefroot, tutti col tempo del vincitore; seguono, classificati a pari merito al nono posto, tutti gli altri concorrenti. Classifica generale: 1) Michelotto, ore 23 58'20"; 2) PoUdóri "à "31"; •3riFéèzam" ti 3'23"; 4. Vicentini a 4'40"; 5) Guerra 4'46"; 6) Swerts a 5'09"; 7) Durante a 6'09"; 8) Bellone a 8'57"; 9) Ritter a 12'18"; 10) Adorni a 12'53"; 11) Bitossi 12'59"; 13) Colombo 13'36"; 14) Anquetil 13'42"; 18) Basso 14'52"; 25) Dancelli 16'03"; 32) Motta 16'41". La vittoriosa volata di Beghetto sul traguardo di Siena: dietro al campione mondiale della pista, Durante, a destra, e Zandegù lottano per il secondo posto (Tel.)