L'inchiesta della Procura sulla morte dello studente di Gianfranco Franci

L'inchiesta della Procura sulla morte dello studente II racconto di un operaio alla polizia L'inchiesta della Procura sulla morte dello studente (Segue dalla la pagina) gendosi, ha incendiato una grossa bobina di carta. I quaranta operai sono corsi a prendere gli estintori, perché le fiamme minacciavano di propagarsi allo stabilimento. I dimostranti sono entrati nell'edificio, danneggiando con sbarre di ferro e bastoni le linotype ed altri macchinari. Si sono avuti scontri violentissimi tra gli operai e il gruppo di teppisti, durati fino all'arrivo dei carabinieri. Un appuntato è stato colpito al volto da una sassata. Un tipografo di sessant'anni è rimasto ustionato ad una gamba. I danni riportati dalla tipografia ammontano a circa tre milioni. Il custode. Luigi Marinelli, ha raccontato: « Quando ho preso un estintore per spegnere l'incendio che era stato appiccato con una bottiglia incendiaria, tre giovani mi hanno preso e portato fuori, dove mi hanno pestato. E' intervenuto un altro giovane che è riuscito a fermarli gridando: "E' un operaio, lasciatelo stare ". Le azioni violente dei dimostranti, che nel frattempo erano saliti a circa trecento tra studenti ed elementi estranei, non erano finite. L'obiettivo di un'altra scorreria doveva essere stavolta l'Accademia americana, nei pressi di Porta San Pancrazio, al Gianicolo. Giunti però in via Morosini, i giovani si sono fermati davanti alla stazione dei carabinieri di Trastevere, ed hanno cominciato un fitto lancio di sassi e di bastoni. I più scalmanati hanno tentato di entrare nell'edificio, ma sono stati respinti dai carabinieri.. Si sono avuti scontri molto violenti, nei quali due carabinieri ed un agente sono rimasti feriti. La magistratura ha aperto un'inchiesta sugli incidenti di Oltre alla morte di Domenico ' Congedo, , i violenti scontri hanno'' provocato il •ferimento tti 95 persone: 73 tra funzionari e agenti della polizìa: 12 carabinieri e 10 civili. Di costoro il più grave è Pier Luigi Flamigni, 17 anni, di Forlì: ha la frattura della base cranica. Tra gli arrestati per gli incidenti di ieri non sono soltanto studenti. Vi figurano l'impiegato Andrea Plori, 38 anni, da Rieti; il disoccupato Roberto Scarni, 21 anni; il dott. Marino Lo Iacono, 30 anni, ricercatore del Cnr. Essi, insieme con tre studenti — Massimo Giannotta, 23 anni, Sergio Rossi, 19 anni, e Aldo Riggio, 19 anni — sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale ed adunata sediziosa. Altre 199 persone sono state denunciate a piede libero. La Magistratura ha incaricato la squadra mobile di compiere accertamenti sulla morte di Domenico Congedo, 10 studente di 24 anni rimasto ucciso cadendo da una finestra della facoltà di Magistero. Domattina, all'Istituto di medicina legale, sarà eseguita l'autopsia della salma. Intanto, funzionari della <c mobile » e della polizia scientifica, con la collaborazione dei vigili del fuoco, hanno compiuto un sopralluogo nel punto dove è stato trovato il corpo del Congedo. Undici persone sono state interrogate intorno al tragico episodio. La deposizione più importante appare, finora, quella di un giovane operaio, Tommaso Margarone, 21 anni. « Quando sono cominciati gli incidenti in piazza del la Repubblica — ha detto l'operaio — mi sono rifugiato, insieme con un gruppo di studenti, nella facoltà di Magistero, per sfuggire al l'assalto dei fascisti. Si sentivano violenti colpi contro 11 portone e nell'aria c'era odore di fumo. Qualcuno ha gridato che stavano bruciando il portone: impauriti, siamo saliti ai piani superiori ». Un gruppo di studenti ha raggiunto il tetto per lanciare tegole contro gli assedianti. Altii, invece — e tra questi erano il Margarone e il Congedo — si sono trovati « imbottigliati » nelle aule dell'Istituto di pedagogia, che hanno finestre altissime, dalle quali è impossibile uscire. « Temendo che i fa scisti ci aggredissero — ha detto ancora il Margarone — abbiamo barricato la porta. Con noi era un giovane, alto, atletico, i capelli neri; credo fosse il Congedo. Egli, ad un tratto, si è tolto il cappotto ed è salito sul da- vanzale di uno dei flnestroni. " Che vuoi fare? ", gli ho chiesto. Mi ha risposto: " Vado in cerca di una strada per salvarvi ". Era buio e non ho potuto seguire i suoi movimenti ». Il Margarone ha raccontato che, improvvisamente, ha avuto l'impressione che un corpo precipitasse. La situazione nell'ateneo, sempre occupato dagli studenti, è esplosiva. I cancelli sono sbarrati e rinforzati con grosse spranghe di ferro incrociate e fissate con cavi di acciaio. Alla sommità dell'ingresso sventolano bandiere rosse ed una rosso e blu dei vietcong. In tutti i viali della Città universitaria, nella quale sono chiusi un migliaio di giovani, sono state innalzate alte barricate e ovunque sono stati preparati grossi cumuli di sassi, presi dai viali disselciati, per utilizarli nel caso di un intervento della polizia. Sono stati anche tesi dei cavi da una facoltà all'altra per impedire i movimenti alle «Jeep» della polizia e dei carabinieri. Gianfranco Franci

Luoghi citati: Forlì, Rieti, San Pancrazio