I funerali del commissario morto davanti al «Birago»

I funerali del commissario morto davanti al «Birago» L'infarto mentre controllava l'agitazione degli studenti I funerali del commissario morto davanti al «Birago» Presenti il capo della polizia Vicari, i questori del Piemonte e Lombardia, le maggiori autorità cittadine • Il feretro del dott. Angotti portato a spalle dai colleghi - Un cuscino di fiori della scuola La salma del commissario di polizia dott. Carlo Alberto Angotti, stroncato da un collasso mentre affrontava gli studenti che volevano occu¬ pare l'istituto Birago, ha lasciato ieri Torino per essere tumulata nella tomba di famiglia, a Novara. Nella sala della Questura dove era sta- ta allestita la camera ardente gli hanno portato l'estremo saluto autorità, colleghi, amici e cittadini. C'erano il capo della polizia dott. Vicari, in rappresentanza del ministro degli Interni, on. Restivo, il sottosegretario on. Emanuela Savio con altri parlamentari torinesi, il prefetto dott. Caso, tutti i questori del Piemonte e della Lombardia, rappresentanti della magistratura, degli Alti Comandi militari, dei carabinieri, del Municipio, della Provincia, il preside dell'istituto Birago con insegnanti e studenti. Sul corpo era stata deposta la sciarpa tricolore, simbolo del servizio per cui ha dato la vita. Il cappellano militare don Guido Olimpio ha impartito la benedizione. Alle dieci, il feretro è stato chiuso e portato a spalle dai colleghi fino al furgone funebre, in corso Vinzaglio, e un picchetto armato del Battaglione Mobile di polizia gli ha reso gli onori militari. Il corteo si è mosso lentamente lungo il corso: era aperto da un gruppo di alunne della scuola media « Maria Consolatrice », dove insegna la signora Angotti. A due a due, un centinaio di agenti reggevano le corone: tra le altre, quelle del Governo, del capo della polizia, del Comando generale di Pubblica sicurezza e dei carabinieri e del famigliari. Un cuscino di rose portava il nastro dell'Istituto Birago. Poi seguivano la vedova, il gruppo delle autorità, e centinaia di agenti e cittadini. Lungo via Cernaia e via Perrone, il corteo funebre ha raggiunto la chiesa di Santa Barbara, dove il parroco ha celebrato le esequie. Alla fine del rito, il feretro è stato riportato a spalle al furgone, che è partito per Novara. Qui il commissario Angotti aveva prestato servizio fino al 1965 e si era sposato. Ad attenderlo, sul piazzale antistante al cimitero, erano le maggiori autorità cittadine e una folla di amici e conoscenti, che lo hanno accompagnato alla tomba di famiglia ed assistito, in un commosso silenzio, alla tumulazione. L i La signora Angotti accanto alla bara del marito durante la funzione funebre svoltasi nella chiesa di Santa Barbara

Luoghi citati: Lombardia, Novara, Piemonte, Torino