Negli ultimi minuti l'Ignis piega la Noalex per 75 a 66

Negli ultimi minuti l'Ignis piega la Noalex per 75 a 66 CAMPIONATO MASCHILE PI PAM.ACAMESTBO Negli ultimi minuti l'Ignis piega la Noalex per 75 a 66 I cestisti varesini avevano chiuso il primo tempo in svantaggio - Nella ripresa rimontano e vincono - Magnifica prova di Raga (23 punti) DAL NOSTRO INVIATO Varese, lunedì mattina. Con un finale entusiasmante, i cestisti dell'Ignis Varese sono riusciti a superare la Noalex Venezia (75 a 66), dopo una gara molto combattuta, che ha visto più volte le due squadre alternarsi al comando. Grazie a questa vittoria, l'Ignis vede consolidarsi le proprie possibilità di proseguire la lotta per le primissime posizioni della classifica, un obiettivo che va oltre i programmi non ti appo ambiziosi (quinto posto) che il trainer Messina ed i dirigenti si erano prefissati, considerando le caratteristiche della formazione, che questo anno ha rinnovato ampiamente i propri ranghi. Contro la Noalex, i varesini hanno saputo dar prova di tenacia e carattere, recuperando nel primo tempo uno svantaggio che sì andava facendo piuttosto consistente (9 punti), per poi riequilibrare del tutto la situazione nella ripresa e risolvere la gara a proprio favore nei cinque minuti conclusivi. I tre nazionali della squadra di Messina (Rusconi, Paschini e Meneghin), che proprio stamane si recano a Bergamo per rispondere alla convocazione del commissario tecnico Primo, hanno figurato tra i migliori: in particolare Meneghin, uno dei più alti cestisti italiani (2,09 metri e solo diciotto anni di età), ha giocato con grande lucidità, mettendo in mostra anche una buona precisione nel tiro. II protagonista numero uno del successo dell'Ignis è risultato però Manuel Raga: il ventiquattrenne cestista mes sicano è apparso il più positivo nelle realizzazioni (23 punti segnati) ed ha strappato grandi applausi con alcuni canestri spettacolari, frutto di una tecnica da manuale e di una agilità felina. Anche se non è un gigante (metri 1,88 di statura), Raga sa farsi valere soprattutto per lo scatto bruciante e per il tiro, molto preciso anche da grande distanza. Gli spunti individuali del messicano, come quelli dell'anziano ma.validissimo Flaborea, servono per risolvere le azioni anche quando la manovra risulta confusa e gli schemi d'attacco non trovano felice applicazione. Il Noalex ha perso, con la partita, la grande occasione per lanciarsi verso il vertice della classifica. I veneziani hanno fornito una prestazione senza dubbio positiva, particolarmente nel primo .tempo, concluso in vantaggio per 33 a 32, quando hanno dato l'impressione di poter condurre in porto il successo: alla distanza, però, non hanno resistito alla rimonta del padroni dì casa, forse difettando anche di una completa convinzione, un « neo » tipico delle squadre che non si sentono ancora sufficientemente « grandi » per poter vincere contro le rivali più quotate. Vianello. un ex varesino, è stato, come sempre, validissimo e preciso nel tiro (18); le manovre d'attacco dei veneziani si sono basate soprattutto su Rajkovic, il lungo jugoslavo (2,07 m), che ha realizzato 29 punti dominando nei rimbalzi sotto canestro. La classe di Vianello e l'eccezionale rendimento di Rajkovic non sono però bastati alla Noalex: forse i nove punti di margine nel risultato finale puniscono troppo i veneziani, ma il successo dell'Ignis sì deve considerare senz'altro meritato. La gara è stata sempre interessante, condotta a ritmo sostenuto, con le due squadre che hanno alternato la difesa « a zona » con quella « a uomo »: in particolare, l'Ignis ha utilizzato per la marcatura di Vianello prima Ovi, poi Ossola, e infine Raga. L'arbitraggio è risultato deludente, con molti errori di valutazione nei falli. Antonio Tavarozzi Ignis: Rusconi (7), Flaborea (14), Paschini (3), Meneghin (12), Villetti (6), Ovi (1) , Raga (23), Ossola (9), Malagoli, Consonni. Noalex: Cedolini (8), Rovatì (2), Vianello (18), Vaccher (2) , Bottan (7), Ferro, Rajkovic (29), Guadagnino, Zin, Tirabosco. Arbitri: Bianchi di Livorno ed Esposito di Pisa.

Luoghi citati: Bergamo, Livorno, Messina, Ossola, Pisa, Varese, Venezia