Il Genoa attacca ma è bloccato dalla forte difesa del Bari: 0-0
Il Genoa attacca ma è bloccato dalla forte difesa del Bari: 0-0 SERIE B: la Lazio raggiunge il Brescia al comando della classifica Il Genoa attacca ma è bloccato dalla forte difesa del Bari: 0-0 Brillante inizio dei liguri, che poi rallentano il ritmo - Perotti, rientrato dopo una lunga assenza, non ha saputo inserirsi nelle manovre offensive della squadra - Dodicesimo risultato utile consecutivo per i pugliesi DAL NOSTRO INVIATO Genova, lunedi matt. Un grande Genoa, ma soltanto per una ventina di minuti: poi i rossoblu hanno continuato ad attaccare, però lo hanno fatto in modo confuso, le Idee erano annebbiate, i tiri finivano fuori bersaglio od erano facilmente parabili. E 11 Bari, com'era logico, ne ha approfittato: non per vincere la partita (sarebbe stato davvero troppo), ma per conquistare senza grosse difficoltà un prezioso « zero a zero », che per la squadra pugliese significa 11 dodicesimo risultato utile consecutivo ed un nuovo, piccolo passo avanti verso la serie A. Un risultato giusto, che però lascia ancora una volta insoddisfatti 1 tifosi rossoblu: ieri si attendevano la riscossa, e la riscossa non c'è stata. Campateli! è malato, 11 Genoa è affidato a Bruno, che forse resterà in panchina fino al termine del torneo. E' un « trainer » giovane, ricco di entusiasmo e con un discreto bagaglio tecnico. Un allenatore che vale, e lo ha già dimostrato: anche ieri i rossoblu hanno corso per novanta minuti, segno che la preparazione atletica è eccellente. E' un particolare tuft'altro che trascurabile, eppure una parte del tifosi vorrebbe che 1 dirigenti genoani si decidessero ad assumere un tecnico più esperto, di chiara fama. « Anche Ghezzi e Fongaro erano giovani e pieni di volontà — dicono —, ma i risultati si sono visti ». Forse non hanno tutti i torti, ma continuare a protestare non serve a nulla: anzi, serve soltanto ad innervosire la squadra e chi la dirige. Ieri una cinquantina di tifosi pugliesi hanno incitato a viva voce il Bari, a loro ad un certo punto si sono aggiunti dei sostenitori rossoblu « contestatori »; qualcuno ha gridato « forza Tentorio », perché 11 difensore in precedenza giocava nella Samp, tradizionale rivale dei genoani. Non è questo 11 modo migliore per incoraggiare la propria squadra. Fossati, il principale responsabile della società ligure, ha detto: « Se fossimo sicuri che cambiando allenatore il rendimento del Genoa migliorerebbe, la faremmo subito. Ma gli allenatori attualmente disponi bili non danno molte garanzie, assumere un altro tecnico sarebbe soltanto un grave rischio: Pugliese è bravo come preparatore atletico ma come d. t. non mi convince, chiamare Lerici o Tabanelli sarebbe un ritorno all'antico. Perché, quindi, cam biare? ». Lo « zero a zero » di ieri, d'al¬ tra parte, non è un risultato del tutto negativo. « Per giudicare una squadra, bisogna sempre tener presente chi ha di fronte », ha detto Bruno. Ed ha ragione: il Bari è una delle formazioni più_forti della serie B. Finora la squadra pugliese è stata di una regolarità eccezionale: ha perso un solo incontro (a Reggio Calabria, dove tra l'altro non meritava la sconfitta) ed in trasferta su nove gare disputate ha ottenuto sette pareggi e una vittoria. Una formazione molto solida — soprattutto in difesa — e con un allenatore, Toneatto, dalle idee molto chiare: « Puntiamo alla promozione — ha detto —- e quest'anno riusciremo nell'impresa ». Eccessivo ottimismo? No, soltanto consapevolezza nelle reali possibilità della squadra. Bruno (che ha lasciato fuori Angelino preferendogli Colaussi) conosceva la forza del Bari ed aveva preso le contromisure necessarie: Caocci ed Osterman su Tonoli e Galletti, le due « punte » dei biancorossi; Ferrari su De Nardi, ala di numero ma centrocampista di fatto. Ferrari è il difensore rossoblu che sa inserrisl meglio nelle azioni offensive e, favorito dalla posi¬ zione piuttosto arretrata del suo avversario diretto, avrebbe potuto spingersi in avanti con facilità. Questo era nel piani di Bruno, e questo è puntualmente avvenuto all'inizio della gara: si è visto un Genoa scatenato all'attacco ed un Bari stretto nella sua area, quasi sconcertato da tanta baldanza del rossoblu; si sono viste azioni piacevoli e veloci, nelle quali ha saputo Inserirsi anche il rientrante Perotti. Al 10' Derlin ha sfiorato il goal con un tiro da quindici metri che è finito a lato di un soffio; tre minuti dopo Ferrari ha calciato a rete da pochi passi, ma il pallone è stato respinto fortunosamente dalla gamba di un difensore. Il goal sembrava quasi maturo, ma i minuti passavano ad il Genoa non riusciva a trovare lo spiraglio giusto. Si è giunti al riposo sullo « zero a zero » ed all'inizio della ripresa l'arbitro ha concesso al liguri una punizione « a due » in area per un fallo su Morelli: Osterman ha passato il pallone a Mascheroni, che però ha indugiato e si è fatto anticipare. Ormai 1 rossoblu erano calati di tono: Perotti aveva perso lo slancio dei primi minuti e commetteva errori su errori, il Genoa si trovava praticamente senza all e faceva mucchio al centro, favorendo cosi la difesa avversarla. Il Bari ha cominciato a farsi vivo nell'area genoana: al 12' Galletti ha ricevuto il pallone in fuorigioco (ma l'arbitro non lo ha rilevato), Grosso gli è uscito incontro per restringergli l'angolo di tiro e l'attaccante barese ha spedito sopra la traversa. Al 23' ancora un'occasione sfumata per il Genoa a causa di un malinteso tra Mascheroni e Morelli, poi — al 33' — il Bari ha sfiorato ancora il goal, questa volta con Correnti: l'interno pugliese ha scartato anche Grosso, ma si è allungato troppo la sfera che è finita a lato. Poi la fine, con 1 tifosi rossoblu che protestavano. Ormai è diventr'a quasi una regola. Maurizio Caravella Genoa: Grosso; Caocci, Ferrari; Turane, Osterman, Derlin; Perotti, Colausig, Morelli, Mascheroni, Brambilla. Bari: Spalazzi; Diomedi, Galli; Muccini, Loseto, Tentorio; De Nardi, Colautti, Galletti, Correnti, Tonoli. Arbitro: Torelli.
Luoghi citati: Bari, Genova, Lazio, Lerici, Reggio Calabria
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