Un Boeing si schianta atterrando nella nebbia a Londra: 53 i morti di Carlo Cavicchioli

Un Boeing si schianta atterrando nella nebbia a Londra: 53 i morti La sciagura nelle prime ore eli ieri mattina Un Boeing si schianta atterrando nella nebbia a Londra: 53 i morti Il jet, appartenente alle linee indiane, ha toccato terra su un prato ed è esploso contro una casa - Tredici superstiti, tra cui il pilota Dal nostro corrispondente Londra, lunedì mattina. Un « Boeing 727 » delle aviolinee afgane, con a bordo 54 passeggeri e nove uomini di equipaggio, è precipitato ieri mattina durante la manovra di atterraggio all'aeroporto londinese di Gatwick, schiantandosi contro una casa. Cinquantatré persone sono morte (3 nel crollo dell'edifìcio) e tredici sono rimaste ferite. Fra i superstiti figura il pilota dell'aereo. Al momento della sciagura suUa zona gravava una fitta nebbia. Quasi tutti i 54 passeggeri erano indiani che tornavano in Inghilterra dopo avere trascorso il Natale con le loro famiglie. Il Boeing, proveniente dalla città indiana di Amritsar, aveva fatto scalo a Lahore, Kabul, Beirut, Istanbul, Francoforte, e stava per completare il suo lungo viaggio. Il pilota si è messo in contatto radio con l'aeroporto di Heathrow, dove il jet avrebbe dovuto atterrare. Dalla torre di controllo, tuttavia, gli è stato comunicato che l'aeroporto era bloccato dalla nebbia, ma che le condizioni erano soddisfacenti a Gatwick. La torre di controllo di Gatwick, a sua volta, segnalava una visibilità di 250 metri, e consigliava il pilota di sorvolare l'aeroporto prima di decidere se atterrare. Pochi minuti più tardi, alle 2,30, è avvenuta,, la tragedia. Inspiegabilmente il pesante Boeing siv è avvicinato alla pista di ftotwtrtrtrl'ttffli^QerjP ta troppo bassa. Dopo avere toccato i comignoli di due case, il Boeing ha falciato le cime di due alberi, quindi ha toccato terra su un prato. Una folle corsa di circa duecento metri, poi l'aereo si è schiantato contro una casa, esplodendo con un assordante boato. « Ho sentito un frastuono che ha fatto tremare le pareti di casa — ha raccontato Peter Sadler, un ragazzo di 15 anni che è stato fra i primi a portare soccorso ai feriti, fra le fiamme e il groviglio delle lamiere —. Poi ci sono state altre due o tre esplosioni ». Dai rottami dell'aereo e dalle macerie della casa distrutta provenivano lamenti e pianti di bambini. Alla luce delle fiamme, i primi soccorritori, incuranti del pericolo di altre esplosioni, hanno cominciato febbrilmente la pietosa opera di salvataggio dei superstiti. « Mia figlia — ha raccontato la signora Hilary Taylor, che abita vicino al luogo della sciagura — è entrata in casa tenendo fra le braccia una bambina di quattro anni, sanguinante ed ustionata. Pochi minuti dopo ho visto mio figlio camminare a sterito sotto il peso di una donila ». Quando i vigili del fuoco sono sopraggiunti, quasi tutti i superstiti erano stati portati in salvo. Per alcune ore, tuttavia, agenti e volontari hanno proseguito nelle ricerche, alla luce di potenti fari, nella speranza di salvare altre vite. « Sembrava un campo di battaglia — ha detto uno dei soccorritori —. Corpi sfigurati e mutilati giacevano in mezzo a rottami contorti, altri erano addirittura carbonizzati. Alcuni superstiti, proprio come al termine di una battaglia, vagavano fra le macerie coperti di sangue, senza la forza di parlare, senza sapere dove sì trovassero». Il pilota, che è già stato dimesso nel pomeriggio dall'ospedale, ha avuto una prima serie di contatti con la commissione d'inchiesta istituita per stabilire le cause del disastro. «E' un incidente inspiegabile — ha detto George Kelly, uno dei componenti della commissione —. La rotta era esatta, e la manovra per l'atterraggio era perfetta. Ma il pilota si è abbassato troppo presto. Dobbiamo ora stabilire se questo errore sia da attribuire a una sua negligenza o al cattivo funzionamento deTft strumenti di bordo». Carlo Cavicchioli I resti del « Boeing 727 » schiantatosi ieri mattina contro una casa mentre il pilota tentava di atterrare sulla pista di Gatwick

Persone citate: George Kelly, Hilary Taylor, Peter Sadler

Luoghi citati: Beirut, Francoforte, Gatwick, Inghilterra, Istanbul, Kabul, Londra