Un tormentato spettacolo dal «Woyzeck» di Büchner

Un tormentato spettacolo dal «Woyzeck» di Büchner Un tormentato spettacolo dal «Woyzeck» di Büchner La compagnia, guidata da Paolo Graziosi, ha lilialmente debuttato al Gobetti (a. hi.) Quel Woyzeck che la compagnia del « Gran Teatro » aveva annunciato per venerdì scorso e davanti al quale, a spettacolo già iniziato, si era arresa per dissensi interni resi più acuti dalle oggettive difficoltà del testo, si è prudentemente ridotto a una Prova del Woyzeck di Buchner e in questa nuova veste è stato presentato al Gobetti, l'altra sera privatamente, ieri sera in pubblico. Ma in verità, neppure di « prova » si può parlare, al più di « Studi su alcune scene del Woyzeck in vista di una sua eventuale rappresentazione » che sarebbe il titolo più adatto ad un esperimento scenico del genere. Soltanto una decina di quadri è rimasta dei venticinque che compongono un dramma incompiuto e frammentario per la morte prematura dell'autore. Pubblicata postuma nel 1837, la storia del povero soldato, di cui il premarxista Buchner fece il portabandiera degli umili e degli oppressi del suo tempo, conserva una modernità sorprendente e si presta, già se n'accorsero gli espressionisti, a una rappresentazione tutta scorci e lampi. Sembra quasi suggerirlo la concisione, e anche il mistero, di molte scene. Ma il regista Carlo Cecchi, i cui intenti in ogni modo non sono apparsi affatto chiari, ha dovuto limitarsi a quelle che gli consentiva una compagnia decimata dalle rinunce e dalle diserzioni. Lo spettacolo dura poco più di un'ora, ogni quadro è a sé, diviso dagli altri da un attimo di buio e da qualche minuto con le luci di scena durante il quale gli attori si concentrano e preparano gli oggetti indispensabili per l'azione: un tavolo, qualche sedia, una panca, una culla. Abiti di tutti i giorni, illuminazione a vista con i riflettori sospesi nel mezzo del palcoscenico, una discreta colonna sonora stereofonica di suoni, rumori e voci (Jon Phetteplace). Recitazione diseguale: quella di Paolo Graziosi, un Woyzeck sempre in scena, sembrerebbe naturalistica, l'attore usa anche un accento ed espressioni romagnole, quella di Cecchi più astratta e più originale. Ma che dire di Angelica Ippolito, che ha provato solo per tre giorni, e di tutto uno spettacolo che, al contràrio, è sul telaio da più di due mesi ma ancora non riesce a prendere forma e che, se ha alcuni buoni momenti, essi sembrano del tutto casuali? L'indulgenza suggerisce di sospendere il giudizio in attesa di una Prova più matura. Ma nel frattempo, c'è da rimanere scontenti e perplessi. Come il pubblico, d'altronde. 1 Movimento Federalista Europeo — Stasera alle ore 21, nella sede di via Bligny 5, si svolgerà un dibattito fra rappresentanti della Gioventù federalista europea e della Federazione giovanile socialista sul tema: « Riforma o denuncia della Nato? ». Università Popolare — Stasera alle ore 21,15 alla facoltà dl Scienze in via Principe Amedeo 8 li maestro Felice Quaranta terrà una conferenza sul tema: « Orientamenti sulla musica contemporanea » (Bartok, Strawinsky, Scttfjnberg). Comunità dl Santa Teresa (via santa Teresa 5): da questa sera, tutti i venerdì di Quaresima, alle 21, un'esperienza di preghiera e dialogo. Introdurrà 11 tema padre Trovati S.J.