La Germania Est gioca con il «movimiento» Un terzino è capocannoniere in campionato

La Germania Est gioca con il «movimiento» Un terzino è capocannoniere in campionato Gli azzurri il 29 marzo a Berlino nelle qualificazioni dei «mondiali» La Germania Est gioca con il «movimiento» Un terzino è capocannoniere in campionato La squadra tedesca adotta una tattica simile a quella applicata da Umberto alla fuve - Non ha elementi di spicco: il migliore è Bransch, il difensore che fa i goals - Oggi il trainer Seeger a Torino per osservare i bianconeri ed i granata o La Nazionale italiana affronterà il 29 marzo la Germania Est a Berlino, nel « Walter Ulbrichl Stadion », per le eliminatorie dei mondiali. La rappresentativa germanica è ben decisa di arrivare — grazie alla vittoria sugli azzurri — al tanto desiderato « lancio internazionale ». I tedeschi della Rdt hanno conseguito risultati strepitosi (battendo anche la Ungheria) negli ultimi anni, ma tutti a spese di rappresentative calcistiche dei Paesi dell'Est Europa. La fama di questa nazionale ha bisogno di un risultato di prestìgio. Lo ha affermalo ancora pochi giorni fa il presidente della Federcalcio della Germania Est, signor Helmut Rìedel, aggiungendo: « Battere in data 29 marzo l'Italia, darebbe il giusto lustro alla mia Federazione, alla nostra Nazionale ». I tedeschi dell'Est potevano contare sino alla fine del 1967 su un allenatore di grandissime capacità: l'ungherese Karoly Soos, che allena però dall'inizio del 1968 la squadra nazionale magiara. A Soos è seguito Harald Seeger, che sta al suo predecessore esattamente come nella Germania Ovest Helmut Schoen all'antico e capacissimo Sepp Herberger. Seeger non ha una spiccata perso- I nalità: una ristretta commisI sionc tecnica della quale fa | parte anche il segretario generale del Deutscher FussballVerband, Kurt Michalskì, lo radiocomanda da posizione alquanto ravvicinata. La squadra non può contare su elementi di grande spicco e di conseguenza cerca rifugio in un « movimento tattico » quasi alla Heriberto, che assegna a turno ai singoli elementi compiti | di difesa, rilancio, costruzione, esecuzione. Una perdita è stato il ritorno di Soos nell'Ungheria, mentre un'altra perdita se la è inflitta la Federazione da sola, squalificando a vita il « cervello » della Nazionale, la mezz'ala Dieter Erlev. già calciatore dell'anno nel 1967. Dieter Erler, checché si sussurri negli ambienti, non verrà riqualificato. La sua colpa: il contrabbando di valuta, pare. La squadra che affronterà l'Italia sarà « a blocchi », considerando l'ottima forma nella quale si trova la squadra numero uno di Berlino, il Vorwaerts d'Avanti), già campione del 1958, 1962, 1965 e 1966. Harald Seeger, a Berlino contro gli azzurri, punterà sul blocco per ragioni tecniche e tattiche, ma anche per ragioni di tifo: gli azzurri s'accorgeranno quanto sia valido l'incitamento dei sostenitori berlinesi. II Vorwaerts può dare alla Nazionale cinque elementi: il n. 2, l'ottimo Fraessdorf (circa 40 volte nazionale e scoperto da Ferruccio Vaìcareggi a Goerliiz poche settimane fa): davanti a Fraessdorf ci saranno Wruck, mediano di puntellamento e rilancio, lo stopper (ed a tratti anche « libero ») Koerner, l'ala destra Hamann e la mezz'ala destro, Noeldner. Per passare da quelle parti, ci vorranno destrezza e molta fortuna. A sinistra invece ci sarà il duro terzino Urbanczyk che avrà davanti a sé il giocatore attualmente più popolare in Germania, Bransch (calciatore dell'anno 1968), compagno di squadra di Urbanczyk (Chimica Halle), e la mezz'ala sinistra Novotny. Bransch gioca sempre con una maglia dal numero basso, ma non fa mai il vero difensore: « rompe », avanza, imposta, tira a rete: qualche anno fa è stato capocannoniere, ed ha parecchie probabilità di esserlo di nuovo giocando sempre con la maglia n. 3 e partendo dalle retrovie. Bransch è il cervello intorno al quale la Nazionale dovrebbe ruotare. Ci sono infine il forte centroavanti Frenzel (Locomotiva Lipsia) che gioca su tutto il fronte dell'attacco e sempre di punta, l'ala guizzante Vogel (Karl-MarxStadt), ed in porta Croy ( Sachsenring-Zwickav ). Altri nomi dei convocati: il portiere Grapenthin (Cari Zeiss Jena), i terzini Withulz (Vorwaerts Berlino), Dobermann (Chimica Lipsia), Zapf (Magdeburgo), Lauck (Unione Berlino) e Rock (Cari Zeiss Jena). I mediani ed attaccanti: Schlutter e Stein (Cari Zeiss Jena), Sdhuetze (Dinamo Berlino), Loewe (Locomotiva Lipsia), Kreische (Dinamo Dresda) e Sparwasser (Magdeburgo). Mercoledì prossimo a Sofia contro la Bulgaria, la Germania Est sosterrà l'ultima gara di preparazione al match con l'Italia. Marco Solms