Un gruppo di neofascisti provoca gazzarra in Consiglio comunale

Un gruppo di neofascisti provoca gazzarra in Consiglio comunale Mentre si deplorava l'aggressione davanti al Liceo scientifico Un gruppo di neofascisti provoca gazzarra in Consiglio comunale Una ventina di scalmanati nella tribuna del pubblico inveisce contro i consiglieri - Uno grida al comunista on. Todros: «So dove abiti, ti spezzerò in due» - Consiglieri e vigili liberano l'aula dai'provocatori che scendono le scale cantando: «All'armi siam fascisti» - Un attivista missino arrestato, altri tre denunciati II sindaco: «Questi episodi suscitano sdegno in ogni coscienza, civile» Un grave episodio di inciviltà e di violenza è accaduto ieri all'inizio della seduta di Consiglio comunale. Il Sindaco ha fatto alcune dichiarazioni « a proposito del noto, brutale episodio verificatosi giorni or sono presso il liceo scientifico Segre ». Ha detto: « All'uscita dalle lezioni, alcuni studenti sono stati aggrediti e percossi da un gruppo di facinorosi, estranei alla scuola, che erano stati, pare, chiamati da una giovane studentessa appartenente ad un'organizzazione di estrema destra. Credo di interpretare il pensiero del Consìglio, come dell'intera cittadinanza to' mese, auspicando in primo luogo che nella scuola presieda, alle pur legittime competizioni di idee, un senso di moderazione e di reciproco rispetto ». Il Sindaco ha proseguito: «Deploro che sia accaduta una così grave manifestazione di violenza organizzata, che ricorda metodi da tempo stigmatizzati dalla coscienza civile e frutto di una mentalità faziosa che si affida alla intimidazione e alla violenza. Confidiamo che l'incivile episodio abbia le più severe ed immediate sanzioni dì legge, così come ha già incontrato la generale riprovazione dell'opinione pubblica ». Il missino Cure! dice: « E' inconcepibile che un sindaco sia pure instradato dalla Stampa — sempre faziosa contro di noi — abbia preso le difese di chi ha brutalmente percosso una ragazza ». Il Sindaco osserva che tutti 1 giornali sono stati unanimi nel riferire 1 fatti, e che comunque egli non ha nominato nessun partito: è il consigliere stesso e ravvisarlo. Ma Curci continua, mentre dai vari banchi si elevano proteste contro le sue affermazioni: « Non si creda di poter, continuare impunemente in questo modo. Nelle vie e piazze del paese ribatteremo colpo su colpo ». Dalla tribuna del pubblico si levano applausi e consensi. Sono. 1 neofascisti del Segrè, capeggiati da Otello Barontlnl In maglione nero. C'è anche una ragazza bionda, urlano insulti al Consiglio. L'on. Todros sale alla tribuna, seguito da una decina di altri consiglieri; oltre al comunisti ci sono anche Ramella Pairin (de) e Di Pietrantonlo (ind.). Volano ancora insulti, botte e pugni. Sotto, In aula, il prof. Dolino (pei) si avvicina al dr. Curci e gli intima di uscire. L'altro si rifiuta, mentre altri consiglieri di tutti i partiti si avvicinano ai due contendenti invitandoli alla calma. Il Sindaco sospende la seduta e dà ordine di sgombrare la tribuna del pubblico. Ma ci sono soltanto quattro vigili e un poli zlotto In borghese, i fascisti sono una ventina. Tuttavia, nel giro di dieci minuti, i dimostranti vengono spinti fuori. Scendono le scale cantando « All'armi, Siam fascisti », spaccano il vetro di una porta interna, continuano a urlare insulti grossolani. Uno grida a Todros: « So dove abiti, ti spezzerò in due ». Sulla piazza i neofascisti mostrano 1 pugni e fanno gesti osceni ai consiglieri affacciati al balcone. Dopo mezz'ora 11 Sindaco riapre la seduta. Novelli (pel) chiede il rinvio della riunione. Pecchioli (pei) afferma: « E' stata offesa tutta la città ». Rado (psl) dichiara: « Ogni coscienza non può fare a meno di ribellarsi all'idea che episodi simili possano accadere. Chiedo che venga sospesa la seduta e che domani il Sindaco vada dal Questore a protestare per l'assenza della polizia. E' stata avvertita da mezz'ora di quanto stava succedendo, e ancora non si è vista». Fantino (de): « E' stata offesa la città medaglta d'oro della Resistenza. Chiedo un voto affinché cose simili non avvengano mai più ». Di Pletrantonio (ind.): «Attraversiamo un periodo simile a quello prima del '22, quando imperversavano le squadracce fasciste. Chiedo soltanto un impegno: quel regime non deve tornare ». Altissimo (pli): « Mi associo alla domanda di Ruffo. Sospendiamo la seduta e presentiamo domani una severa protesta per quanto è accaduto. Come ha detto Fantino, Torino medaglia d'oro della Resistenza, che ha combattuto contro il fascismo, non deve accettare oggi gli stessi meiodi dà qualunque parte vengano ». Il Sindaco risponde: « I capigruppo mi hanno chiesto di sospendere la seduta e decide e il da farsi, li ho Invitati a riunirsi mentre i lavori proseguono per l'ordinaria amministrazione. Mi richiamo alle mie precedenti dichiarazioni, ispirate a moderazione e fermezza; credevo avessero trovato unanime consenso, purtroppo le cose non sono andate come dovevano ». Raffo (psi) e Pecchioli (pei) insistono per interrompere la seduta, Vinciguerra (de) si associa. Sospesi 1 lavori, il Sindaco e ! capi-gruppo si allontanano per la riunione che dura un'ora. Nel frattempo sono arrivati gli agenti della polizia. Il dott. Bessone vice questore della squadra politica rintraccia e ferma Otello Barontini e alcuni neofascisti. Il gruppo viene portato in questura per gli accertamenti. Alle 22,45 il Sindaco riapre la seduta. Legge 11 testo della dichiarazione concordata con 1 capi-gruppo. « Dopo 1 volgari episodi provocati da un gruppo organizzato di teppisti, che reagendo alle dichiarazioni del Sindaco (11 qua¬ le a nome della Città aveva deplorato l'aggressione fascista al Liceo S?grè) ha oltraggiato il Consiglio Comunale con minac- ce al Consiglieri e manifestazioni fasciste nel vano tentativo di impedire il libero svolgimento dei lavori: il Consiglio Comunale della Città di Torino, Medaglia d'oro della Resistenza, mentre respinge la provocazione e rammenta 11 pericolo che può derivare alle istituzioni democratiche da episodi di questo tipo, rivolge un appello alla coscienza di tutti 1 cittadini perché conservino alti ed intatti gli Ideali della Resistenza ». La dichiarazione è approvata all'unanimità meno uno: cioè 59 si e 1 no (Curci). Quindi il Consiglio passa all'esame delle delibere all'ordine del giorno. Viene approvata tra l'altro la proroga dell'esercizio provvisorio finanziario del Comune, fino al 30 aprile. La seduta termina all'una. All'i, al termine degli interrogatori, il vice-questore dottor Bessone ha arrestato il principale responsabile del disordini in Consiglio: l'attivista missino Otello Barontini imputato di minacce gravi, concorso in danneggiamento, apologia di fascismo, violenza a rappresentanti di un corpo amministrativo. Il Codice, articolo 338, prevede per questi reati da uno a sette anni di carcere. Altri tre neofascisti sono stati denunciati a piede Ubero. * Studenti Medicina — Domani alle 21 all'Unione culturale (via Battisti 4) dibattito su: « Analisi della situazione alla facoltà di Medicina » con la partecipazione di studenti, assistenti e professori. Otello Barontini, arrestato per il grave episodio

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