Due studenti sospesi per 5 giorni dopo l'aggressione dei neo-fascisti

Due studenti sospesi per 5 giorni dopo l'aggressione dei neo-fascisti la spedizione punitiva davanti alla succursale del liceo Segrè Due studenti sospesi per 5 giorni dopo l'aggressione dei neo-fascisti Sono il giovane che aveva affisso in scuola il manifesto de! Movimento studentesco e la ragazza che Io ha strappato - Questa si è (atta ricoverare nella clinica neurochirurgica ; dice : « Sono stata percossa » Altro fatto: una bomba «molotov» davanti all'Istituto di Fisica Provvedimenti disciplinari al li ceo Segrè dove giovedì dinanzi alla succursale di via Lombroso alcuni giovani sono stati picchiati da neofascisti estranei alla scuola. Andrea Dotti che aveva affisso un manifestino, Amy Raimonda che lo aveva strappato ed aveva chiamato la squadra punitiva di neofascisti affermando di essere stata schiaffeggiata, sono stati sospesi per cinque giorni. Il preside prof. Bianco li ha ritenuti entrambi responsabili di aver turbato l'andamento della vita scolastica. Ieri mattina gli studenti di via Lombroso hanno approvato un documento per chiedere la revoca della sospensione ad Andrea Dotti oppure che la punizione venga estesa a tutti i 180 firmatari. Il preside ha concesso per stamane l'assemblea in via Lombroso ed in via Nizza. Per la sede centrale invece ha rinviato ogni decisione ad oggi. I giovani dicono. « O ci dà 11 permesso o ce lo prendiamo ». Continuano le indagini della polizia per scoprire 1 responsabili dell'aggressione. Il commissario di barriera Nizza dott. Bellofiore ha interrogato studenti e professori. In particolare è stato sentito 11 prof. Mauri che in via Lombroso rappresenta il preside. Un gruppo di 15 insegnanti si è presentato per testimoniare e consegnare un documento in cui si afferma che « indignati per l'ignobile aggressione subita da alcuni studenti e dal prof. Mauro (n.d.r.: ha preso un pugno al petto) intervenuto in loro difesa, sottolineano che gli studenti del l'istituto nell'azione svolta 'M'internò della scuola non so.io mai scesi alla violenza fisica, denunciano che l'aggressione è stata premeditata ed attuata da estranei ». Il consiglio del genitori del Se gre si è riunito « in seguito ai disgustosi fatti di via Lombroso ed ha deciso di invitare l'autorità giudiziaria a prendere con la massima urgenza i provvedimenti a carico degli estranei fermati, dalla polizia, che si sono permessi di esercitare con la forza un'azione che in una nazione democratica non si può né si deve ammettere ». A sera la studentessa Amy Raimonda, che aveva strappato il manifestino, si e presentata alla clinica neuro ed ha chiesto di essere ricoverata. Ha detto: «Mercoledì nel corridoio del liceo sono stata schiaffeggiata da Andrea Dotti che mi ha spinta contro il muro. In seguito ho avuto dei capogiri e il mio medico ha deciso di mandarmi in ospedale ». Visitata dal neurologo è stata dichiarata guaribile in 10 giorni per postumi di trauma cranico. v. ^.gffQ&z •v--' 'è V'¬ ir * Una bomba « molotov ii è stata deposta ieri a mezzanotte davanti al portone dell'Istituto di fisica, in via Pietro Giuria 1. Alcuni passanti hanno notato la miccia accesa ed hanno avvisato una « radiomobile » della polizia che sostava nel pressi. Gli agenti sono riusciti a spegnerla. Per preparare l'attentato è stato usato un bottiglione da due litri, riempito quasi per intero di benzina. Al collo è stata fissata una rudimentale miccia lunga circa 30 centimetri. Secondo aliiiiiMiiiuiMiiiniiiii;iiiiiHiii!iiiinniiiNiiiti!is cuni testimoni l'attentatore è sceso da una 124 chiara sulla quale erano altre due persone. Ha attraversato di corsa il cortile esterno dell'Istituto (il cancello che dà sulla via è sempre aperto) ed ha deposto la bottiglia contro il portone. Dato fuoco al rudimentale detonatore è fuggito verso l'auto, che è ripartita senza che nessuno rilevasse ii numero di targa. Sul portone dell'Istituto di Fisica la bomba «molotov» Amy Raimonda, studentessiiiiiiiiiii imiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Amy Raimonda, Andrea Dotti, Bellofiore, Mauri, Segrè

Luoghi citati: Nizza