Allibratori clandestini negli ippodromi a Milano

Allibratori clandestini negli ippodromi a Milano Allibratori clandestini negli ippodromi a Milano Denunciate dieci persone per gioco d'azzardo - Operavano anche nelle sale corse (Dal nostro corrispondente) Milano, 18 febbraio. (g. m.) Dieci allibratori clandestini che facevano affari d'oro ai margini degli ippodromi milanesi, delle sale corse e nei luoghi frequentati dagli scommettitori, sono stati denunciati per gioco d'azzardo. In questi ultimi tempi il volume delle scommesse clandestine aveva raggiunto a Milano cifre ragguardevoli — si parla di parecchie decine di milioni al giorno — e il danno era notevole sia per il Fisco che per l'Unire (Unione incremento razze equine) che ha una percentuale sulle scommesse ufficiali, fatte ai « picchetti » regolari. Per porre fine a queste irregolarità alcuni agenti in borghese, fatti giungere da altri centri, sono stati disseminati negli ippodromi riuscendo a mettersi in contatto con gli allibratori. L'impresa non è stata facile. La legge dice che è necessario cogliere lo scommettitore proprio nel momento in cui passa il denaro all'allibratore. Cosa, questa, non facile, in quanto a San Siro allibratori clandestini e scommettitori si conoscono: basta un cenno, un cenno convenzionale, per effettuare la giocata. Il rapporto è basato sulla fiducia reciproca, e solo raramente vi è uno scambio di denaro, al momento della scommessa. Sarà l'allibratore a farsi vivo, una volta disputata la corsa, per riscuotere il denaro della scommessa o per pagare il giocatore vincente. La pazienza degli agenti è stata però coronata da successo: a poco a poco sono riusciti ad imparare i segni convenzionali che hanno permesso loro di stabilire quando e chi riceveva il denaro delle scommesse. Così nei giorni scorsi tre allibratori colti in flagrante sono stati portati al commissariato ed interrogati; stretti dalle contestazioni hanno dovuto confessare ed hanno fatto il nome di altri sette colleghi parecchi dei quali svolgono la loro attività nelle sale corse della periferia.

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