Ogni mattino un po' di veleno nella cioccolata della padrona
Ogni mattino un po' di veleno nella cioccolata della padrona LA VENDETTA DI UNA CAMERIERA DODICENNE Ogni mattino un po' di veleno nella cioccolata della padrona (Nostro servizio particolare) Roma, 15 febbraio, (r. s.) Per due settimane una cameriera ha messo, ogni giorno, una compressa di barbiturici nella cioccolata della padrona. La cameriera ha dodici anni. Non è stato un errore ma un piano ben preciso di avvelenamento. La vittima del disegno criminoso è la signora Caterina Mastro, trentenne. La Mastro, tenuta in osservazione all'ospedale « S. Giovanni », è ora fuori pericolo. La cameriera-bambina, una brunetta timida venuta nella capitale dalla natia Sardegna, ha messo in atto il piano per vendicarsi di alcuni rimproveri. Frugando nell'armadietto dei medicinali ha trovato i tranquillanti. Ogni mattina scioglieva una o due compresse nella tazza della cioccolata, che la Mastro sorbiva a colazione. Dopo qualche giorno la donna ha cominciato ad avvertire un certo malessere. Si sentiva « strana » ma non poteva sospettarne la causa. Ieri ha avuto un collasso. Cercando a sua volta un rimedio nell'armadietto dei medicinali ha constatato che mancavano 16 pastiglie di « Somnia ». Le è venuto il sospetto che la ragazzina le avesse combinato qualcosa. L'interrogatorio è stato facile perché la cameriera non ha tentato di nascondere quelle che erano state le sue intenzioni: voleva che la padrona soffrisse. Non voleva ucciderla e per dimostrare che non aveva intenzioni omicide ha detto di aver messo nella colazione soltanto le pastiglie senza il « vetro tritato » che, al suo paese, si unisce sempre a qualche medicina quando si vogliono far morire gli animali.
Persone citate: Caterina Mastro
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