I cestisti italiani oggi a Brno difendono i 9 punti di vantaggio

I cestisti italiani oggi a Brno difendono i 9 punti di vantaggio I cestisti italiani oggi a Brno difendono i 9 punti di vantaggio L'Oransoda sul campo dello Spartak per la Coppa dei Campioni di basket - A Cantù, nella gara di andata, gli italiani vinsero per 69 a 60 (Dal nostro inviato speciale) Brno, 12 febbraio. Il termometro segna oggi 10" sotto zero a Brno, la città cecoslovacca che ospiterà domani l'incontro di Coppa dei Campioni di basket fra lo Spartak e l'Oransoda Cantù. Ad una temperatura così rigida corrisponde, per altro, una calda atmosfera di attesa per la partita che si prevede combattutissima. I cecoslovacchi, sconfitti nella gara di andata di Cantù per 60-69, puntano su una sonante rivincita. I loro tecnici pronosticano un successo dello Spartak con un distacco di venti punti. L'incontro è valido per i quarti di finale della Coppa Europa e deciderà con ogni probabilità del primato nel Girone B del torneo, di cui fanno parte, oltre a Oransoda e Spartak, anche Standard Liegi e Maccabì Tel Aviv. Alle semifinali passeranno le prime due classificate sia nell'A che nel B, cosicché una eventuale sconfitta degli italiani con uno scarto superiore ai nove punti non pregiudicherebbe le possibilità di proseguire il cammino nella Coppa. All'Oransoda è sufficiente ottenere il secondo posto finale, un obiettivo non troppo difficile da raggiungere considerando il valore delle altre rivali, lo Standard e il Maccabì. Il compito dell'Oransoda nella gara di Brno è arduo, viste le doti'tecniche e agonistiche dei cecoslovacchi (che di solito' si scatenano davanti al proprio pubblico), ma non è azzardato sperare in una buona prova degli italiani: i nove punti di vantaggio conquistati a Cantù possono essere sufficienti per uscire vincitori dal duplice confronto. L'ottimismo dei cecoslovacchi è, d'altra parte, giustificato. Poggiano su esperienze precedenti (un'altra squadra italiana, il Simmenthal di Milano, è stata l'anno scorso sconfitta a Brno 103 a 87) e sul grande livello di forma raggiunto in questi giorni dallo Spartak. L'allenatore dei cèchi, Brazek, dice: « Noi vogliamo vincere questa partita e possiamo farcela: in campionato abbiamo ottenuto domenica un netto successo a Bratislava con 25 punti di distacco, i nostri migliori elementi come Pistelak, Bebrowski e Konvicka sono al massimo della condizione». La partita s'inizierà alle ore 16 e sarà interamente teletrasmessa in Cecoslovacchia; arbitreranno lo jugoslavo Belosevic e l'ungherese Csrenyes. Nella piccola palestra di Brno non potranno essere presenti più di 1200 spettatori, una rappresentanza minima del gran numero di appassionati che seguono in Cecoslovacchia il basket, uno sport fra i più popolari nel paese insieme con l'hockey su ghiaccio e la pallavolo e davanti al calcio. Proprio Brno, capitale della Moravia, una città di oltre trecentomila abitanti sede di importanti industrie, è un centro di grande tifo per la pallacanestro. Qui gli italiani sono stati accolti con molta simpatia, come sempre del resto. Anche la triste prigionia di Silvio Pellico, rinchiuso dagli austro-ungarici nel forte dello Spielberg che sovrasta Brno da una collina (ora molto meno tetra che in quei tempi) venne seguita, come ricorda la storia, con viva partecipazione dai cèchi. Antonio Tavarozzi Oransoda: Burgess, Marino, Recalcati, Lynn, Della Fiori, Faina, Viola, De Simone, Nanni, D'Aquila, Frigerio. Spartak: Novicky, Vek, Konvicka, Kovarik, Bili, Pocspsil, Bobrowski, Vrba, Pistelak, Zanaska.

Luoghi citati: Bratislava, Cantù, Cecoslovacchia, Europa, Milano, Tel Aviv