Il porto di Londra in crisi a causa di «gatti selvaggi»

Il porto di Londra in crisi a causa di «gatti selvaggi» Grave minaccia per la bilancia commerciale Il porto di Londra in crisi a causa di «gatti selvaggi» Sono scioperi irregolari, proclamati all'improvviso, senza accordo con i sindacati La controversia è nata per una richiesta d'aumenti da parte dei «Rovai Dockers» (Nostro servizio particolare) Londra, 12 febbraio. L'attività del porto commerciale di Londra rischia di essere di nuove paralizzata dagli scioperi « irregolari » — cioè non decisi né approvati dai sindacati — di oltre 3 mila lavoratori addetti agli scali. I protagonisti dell'agitazione sono i portuali del gruppo dei « Royal Docks » — i più importanti della capitale — per i quali passa circa il 20 per cento delle importazioni ed esportazioni britanniche: i danni che ne possono derivare all'economia sono quindi enormi e si rifletteranno immediatamente sulle cifre della bilancia commerciale, già molto passiva. I « Royal Dockers » sono iscritti ai sindacati riconosciuti, ma da tempo, nelle controversie coi datori di lavoro seguono un proprio « leader », il comunista Jack Dash, e adottano negli scioperi irregolari (qui chiamati « gatti selvaggi ») una tattica di sorpresa che si ispira in qualche modo alla guerriglia. La settimana scorsa, dopo un'improvvisa assemblea presieduta da Dash, incrociarono le braccia per mezza giornata. Motivo: una richiesta di aumento delle paghe, con l'innalzamento del minimo giornaliero da circa quattro sterline (6000 lire) a sei sterline. Lo sciopero bloccò 33 navi e causò un danno stimato sulle 200 mila sterline (trecento milioni). Siccome non era stato deciso dai sindacati, era per molti versi illegale: e gli enti portuali reagirono annunciando la sospensione per due giorni dei tremila e più che vi avevano partecipato. La sanzione non era di effetto immediato, perché gli interessati hanno diritto di appellarsi a un comitato in cui hanno una rappresentanza accanto agli imprenditori. Nell'intervallo Jack Dash proclamò lunedì un'altra mezza giornata di sciopero — questa volta per protesta contro i provvedimenti disciplinari — chiedendo anche la solidarietà degli altri dockers e ottenendola in parte. Così la situazione è giunta a un punto di rottura. Gli enti portuali minacciano di inasprire ancor più le sanzioni, eventualmente arrivando al licenziamento. Ma i sindacati sono contrari a una simile forma di «disciplina collettiva » e la ritengono « sciocca e pericolosa ». Ieri il ministro dell'Occupazione e della Produttività ha convocato i rappresentanti delle due parti, però senza riuscire a raggiungere una intesa. Carlo Cavicchioli Prezzi dell'oro (in dollari per oncia) MERCATI 11 febbraio 1 12 febbraio Londra 42,55 | 42,50 Zurigo 42,50 42,50 Parigi 44,87 45,17 Francotorte 40,93 40,97 Milano 42,34 42,34 New York 42,65 42,65 Hong Kong 40,96 40,93 Macao 38,31 j 38,31

Persone citate: Carlo Cavicchioli, Dash, Jack Dash

Luoghi citati: Hong Kong, Londra, Macao, Milano, New York, Parigi