Paolo VI: i giovani non sbagliano a contestare certe forme d'autorità
Paolo VI: i giovani non sbagliano a contestare certe forme d'autorità Mseovtto a trecento prot'vuHorl «Battolici Paolo VI: i giovani non sbagliano a contestare certe forme d'autorità I problemi che gli studenti pongono con tanta violenza ed asprezza sono reali - Gli adulti devono ascoltare seriamente e serenamente le loro proposte (Dal nostro corrispondente) Città del Vaticano, 10 febbr. Paolo VI, parlando a trecento professori partecipanti al Congresso nazionale dell'Unione cattolica italiana insegnanti medi (Uciim), si è soffermato sulla contestazione degli studenti. «Non è arduo scorgere in tale fenomeno — ha detto il Papa — un riflesso della crisi dell'autorità che travaglia il mondo moderno. In un clima siffatto, non può non essere minacciata anche la scuola e la sua stessa dignità sacra. Si comprende allora l'atteggiamento scettico e critico, se non proprio spazzante, di un certo gruppo di giovani di oggi di froiiiu a chi ha il delicato compii^ di istruirlo e di educarlo ». «Non mai come ora, perciò, — ha aggiunto Paolo VI — l'insegnante deve sentire il dovere di salvaguardare questo autentico e fondamentale valore del suo ufficio di maestro é di educatore, senza cedere alla sfiducia e allo scoraggiamento, ma dando al suo compito tutta la coscien¬ te carica di missione di servizio di cui esso abbisogna ». « Ci sembra, tuttavia, che l'attuale agitazione giovanile, pur nelle sue svariate e spesso sconcertanti manifestazioni — ha proseguito il Papa — contenga negli animi degli studenti migliori anche fermenti di esigenze che potranno diventare utili e fecondi, se troveranno negli adulti maggiore fiducia e comprensione ». « Non si può negare che molti problemi, che i giovani pongono spesso con tanta violenza ed asprezza, sono problemi reali. Non possono dirsi del tutto illegittimi — ha detto il Pontefice — i rimproveri contro certe forme eccessive e irragionevoli dell'au* 'i 'tarismo, il desiderio dei oani di sentirsi elementi più attivi e in qualche misura responsabili nella vita sociale, e neppure l'aspirazione ad una maggiore partecipazione alla vita della scuola e perciò ad un più largo spazio dato ad una positiva iniziativa studentesca ». Secondo il Papa « l'attuale fenomeno, perciò, va studiato con attenzione, fermezza, umiltà e pazienza. Senza accondiscendere agli eccessi e alle intemperanze e senza abdicare al proprio specifico compito educativo, gli adulti devono saper dar luogo ad un dialogo fraterno coi giovani, ispirato alla carità e alla comprensione; solo ascoltando seriamente e serenamente le loro proposte si potrà chiedere ad essi di mantenere nei limiti della ragionevolezza le loro esigenze, e cosi incanalare utilmente e costruttivamente il ricco patrimonio delle loro energie ».
Persone citate: Paolo Vi
Luoghi citati: Città Del Vaticano
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