Serata tra avventura e realtà

Serata tra avventura e realtà CRONACA TELEVISIVA Serata tra avventura e realtà Ieri sul primo canale il western «L'ultima carovana»; sul secondo il reportage « Dentro la Sardegna » - Stasera finisce la rivista « Il cenerentolo » Ieri sera la scelta era tra un western e la terza puntata dell'inchiesta sulla Sardegna. Sul western come western c'è poco da dissertare. E' un genere che incontra i favori del pubblico da quasi settant'anni, da quando nel 1903 uscì il leggendario « Assalto al treno postale » di Porter. Ovviamente è gradito in modo particolare — ed è il caso de « L'ultima carovana » di Delmer Daves — se il prodotto, senza raggiungere le vette del grande film, ha nell'ambito della tradizione, caratteristiche di solidità e di suspense. Daves non è stato un regista di terz'ordine, al suo attivo ha « La fuga » (1947) con Humphrey Bogart e Lauren Bacali e soprattutto « L'amante indiana» (1950), una pellicola che per il soggetto (i pellirosse visti non più come selvaggi da macellare, ma come esseri umani) ha segnato una tappa importante nella storia del western. « L'ultima carovana » non ha certo la stessa originalità (c'è anche qui un « capovolgimento »: ma lo sceriffo cattivo e il fuorilegge buono non sono figure inedite), comunque le emozioni, le classiche violenze e le sparatorie — e il lieto fine — non mancano: si può essere sicuri che dopo un'ora e mezzo la platea è andata a dormire soddisfatta. Vogliamo sperare tuttavia che il western non abbia calamitato la totalità della platea; sul secondo canale c'era il reportage « Dentro la Sardegna » di Giuseppe Lisi, un reportage che nella terza puntata ha ripetuto i criteri di scrupolo, di serietà e di approfondimento dimostrati nelle prime due: comprendiamo che il panorama degli antichi e recenti mali della Sardegna possa essere ancora più vasto e dettagliato, bisogna però riconoscere che il discorso del documentario di Lisi è stato un discorso chiaro e onesto, non viziato dai soliti pistolotti ottimistici e « ufficiali » che la gente ormai non sopporta più. * * Dopo il reportage, Bach e Mozart interpretati da David Oistrakh: uno di quei concerti ad alto livello che molti spettatori, anche giovani (abbiamo qui parecchie lettere come testimonianza), desidererebbero programmati con maggiore frequenza e regolarità. E già che siamo in clima culturale, raccomandiamo la rubrica « Tuttilibri »: va in onda ogni lunedi alle 18,45. non è pesante, non vuol es sere un cantuccio per gli iniziati, contiene incontri e interviste e ci sembra veramente utile per chi ci tiene a essere informato sulle novità. * * Domenica: un solido esempio di teatro di fine Ottocento ricco di istanze sociali, di influenze ibseniane e non privo di momenti di austera e commossa poesia si è confer mato il dramma « La buona speranza » dell'olandese Herman Heijermans; ferma la regia di Brissoni e comples sivamente intonata la reci tazione. Uno spettacolo rag guardevole, ma ci risulta che il pubblico alla domenica preferisce di gran lunga il romanzo a puntate, proprio per una questione di abitudine che dura da anni. * * Stasera il « nazionale » si aprirà con la seconda e ultima parte della rivista « Il cenerentolo », vecchio successo di Dapporto ora affidato incautamente a Landò Buzzanca, che avrebbe avuto bisogno di un testo del tutto diverso. Non si può dire che la prima parte abbia entusiasmato: ritmo lento, interpre fazione incerta e umorismo piuttosto polveroso. Alle 22 e 15 circa seguirà « Re in Baviera », un ritratto, firmato da Frédéric Rossif. di Luigi II, il monarca colto da follia e morto suicida nel 1886. Il secondo canale offrirà, come di consueto, la rubrica di inchieste « Cordialmente » e la rassegna di giovani promesse « Disco Verde ». Segnaliamo alle 17 e 45 « La rosa di Bagdad », un film di cartoni animati, realizzato in Italia nel 1949 e premiato al Festival di Venezia: una piacevole riproposta non solo per i ragazzi ma anche per gli adulti. Dal 20 febbraio prenderanno il via, a puntate, Le avventure di Vidoq, uno sceneggiato di George Neveux ispirato alle mirabolanti vicende (ingiuste condanne, clamorose evasioni, incredibili travestimenti ecc. ecc.) di un personaggio che ricorre spesso nei romanzi di Balzac. La regia è di Marcel Bluwal, uno dei maggiori registi tv francesi: protagonista Bernard Noèl. u. bz. * Museo Nazionale del Cinema — Da oggi a domenica 16 febbraio 19G9, alle 17 e 21,15, per la «Personale di Mario Soldati» sarà proiettato «Piccolo mondo antico» con Alida Valli, Massimo Serato, Ada Dondini, Mariù Pascoli (1940, minuti 110).

Luoghi citati: Bagdad, Baviera, Italia, Landò Buzzanca, Sardegna, Venezia