Il segretario dell'Onu chiede l'intervento dei Quattro Grandi

Il segretario dell'Onu chiede l'intervento dei Quattro Grandi Per risolvere la erisi del Medio Oriente Il segretario dell'Onu chiede l'intervento dei Quattro Grandi Duro commento di Thant alle esecuzioni: «Rischiano di rendere vani i nostri sforzi per un accordo pacifico » (Dal nostro corrispondente) Washington, 28 gennaio. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Thant, ha chiesto oggi che le quattro grandi Potenze si accordino per esercitare congiuntamente una pressione sui paesi del Medio Oriente, attraverso il Consiglio di Sicurezza, allo scopo di giungere alla pace. Ha detto di condividere i timori espressi da Nixon, secondo il quale una nuova guerra tra arabi e israeliani potrebbe portare alla guerra atomica tra le grandi Potenze. Thant, che ha parlato in una conferenza stampa, ha detto che l'impiccagione nell'Irak di nove ebrei, accusati di spionaggio a favore di Israele, rende ancora più grave una situazione già abbastanza difficile: « Questo atto rischia di rendere vani i nostri sforzi comuni per un giusto e pacifico accordo nella zona ». Thant ha detto chiaramente di non essere favorevole ad una pace « imposta » dai quattro Grandi. Arabi e israeliani al contrario dovrebbero prendere parte a una serie di incontri da tenersi sotto l'egida dell'Onu e ai quali dovrebbero partecipare i rappresentanti dei quattro Grandi, più il rappresentante di Thant per il Medio Oriente, Jarring, giunto a New York ieri sera. La proposta di un intervento delle quattro grandi Potenze per il Medio Oriente è partita dalla Francia. L'Unione Sovietica l'ha accettata e lo stesso, sia pure con qualche riserva, ha fatto più tardi la Gran Bretagna. Oggi Thant ha' preso posizione a favore della proposta. Rimane il problema di sapere che faranno gli Stati Uniti. Nixon ha detto soltanto che il Consiglio nazionale di sicurezza si riunirà sabato per discutere del problema. Intanto gli americani stanno facendo di tutto per convincere gli israeliani a rinunciare almeno per qualche giorno a una rappresaglia contro l'Irak per le impiccagioni di ieri. Il problema che l'amministrazione Nixon si trova di fronte è estremamente complesso. Da una parte il nuovo Presidente si rende conto che la questione è estremamente urgente e questo potrebbe portarlo ad accettare una qualche forma di azione congiunta da parte delle grandi Potenze. Dall'altra si rende conto che questa soluzione impaurisce gli israeliani, che non si fidano né della buona fede degli arabi né di quella dei sovietici. E non bisogna dimenticare che la guerra dell'estate del 1967 è scoppiata quando gli israeliani hanno avuto paura di essere abbandonati. n. c.

Persone citate: Nixon, Thant