Pittura surreale fantastica e realista

Pittura surreale fantastica e realista Tante rassegne d'arte a Torino Pittura surreale fantastica e realista Le mostre di Sereno Cordani, Indra Husarikova, Federica Galli, Alessandro Barra Quel solco che già sul finire del secolo scorso cominciò a scavarsi fra l'arte rappresentativa della natura e l'arte che in modi vari intendeva evaderne, è da qualche decennio divenuto incolmabile frattura. Non si tratta soltanto di linguaggi artistici diversi, ma di due opposte posizioni spirituali di fronte al mondo, la vita, la fantasia. Perciò, checché ne dica (con sprezzante sufficienza verso chi è d'altro parere) la maggioranza dei critici attuali, realismo figurativo e astrattismo non-figurativo sono espressioni plastiche inconciliabili. Un punto di sutura fra oggettivismo naturalistico e libera invenzione di immagini innaturali si può forse scorgere nel Surrealismo, ch'è una delle tendenze oggi più seguite: perché partecipa del primo coi mezzi linguistici, e della seconda per i temi irrazionali. Un notevole esponente di questa corrente lo vediamo in Sereno Cordani, cinquantenne, di Cremona (galleria « Il Fauno », piazza Carignano 2), dei cui quadri il presentatore della mostra, « Janus », scrive che « dietro quelle superfici e quei segni c'è un " uomo ", c'è una " vita ", c'è una somma di esperienze », che si rivelano per emblemi e simboli: manichini smembrati, aridi paesaggi, bizzarre costruzioni d'eterocliti oggetti, robots studiati e calcolati negli ingranaggi meccanici in modo da renderli funzionanti (ci dicono) se realizzati concretamente. Si tratta di « incubi », come si legge nella presentazione? Non ci sembra. Quello di Cordani è un Surrealismo lucido, freddo, calmo, quasi scientifico, in certi punti ridotto a puro decorativismo, privo di qualsiasi suggestione sensuale; e dal punto di vista pittorico disciplinato da uno stile rigoroso. Come nitore di materia, finezza di esecuzione, sicurezza di disegno, sapienza di impasti, questa pittura non cede alla migliore di Tali, di De Chirico, di Magritte, Sono qualità facilmente controllabili, e f. parer nor più importanti d'una simbolor^ comune a tutta la tematica surrealistica. * * Se dovessimo in due parole definire la personalità di Jndra Husarikova (prima sua mostra in Italia alla galleria « L'Approdo », via Bogino 17), diremmo che il riferimento del mondo fantastico di questa pittrice cecoslovacca a quello di Chagall è inevitabile: fiaba che sorge dalle profondità della memoria infantile, immagini che perpetuamente ondeggiano sul caleidoscopico turbinare dei sogni. Le figure di queste favole hanno un unico stampo, il variare dei motivi dipende unicamente dal rapporto di questo (( tipo » figurale (che curiosamente rammenta un profilo famoso del Carrà metafisico) con l'ambiente in cui è inserito; e il ricorrere da quadro a quadro di tonalità basse e morbide, soffocate, vellutate, stabilisce la coerenza narrativa dell'estrosa artista, anch'essa ai margini dell'area surrealistica. * * Con gli occhi bene aperti sui molteplici aspetti della più « naturale » natura, ma prediligendo l'albero, il bosco, le acque stagnanti lombarde, l'ordinato disegno dei parchi e dei giardini, Federica Galli con stupenda maestria tecnica d'acquafortista e con fertilità eccezionale accumula da oltre un decennio lastre su lastre. Ancor nel fiore dell'età, è con questa di Torino (alla galleria « La Minima », piazza S. Carlo 175) alla sua quarantunesima mostra personale, da aggiungere alle centoventi partecipazioni a esposizioni collettive; e i premi da lei ottenuti superano la dozzina. Riferiamo volentieri questi dati perché, una volta tanto, il favore della critica e del pubblico coincide con le effettive doti dell'artista. Che sono, oltre al mirabile « mestiere » che s'è detto, una straordinaria limpidezza di visione della peculiarità del motivo prescelto, e una singolare attitudine a trasfigurarlo liricamente senza alterarne per nulla con l'eleganza di un esercizio grafico che indulge al rabesco ed al sottile gioco tonale dei bianchi e dei grigi vaporosi in contrasto — ed in fusione — coi neri profondi, la « verità )) formalistica. Da questa duplice disponibilità nasce, a guisa di delicato contrappunto, quel continuum poetico che contrassegna l'opera della Galli. * * Un pittore sul quale, ci fosse lo spazio, piacerebbe soffermarsi è Alessandro Barra, ancor sconosciuto, benché non più giovanissimo, al pubblico torinese, cui egli ora chiede un giudizio espo¬ nendo alla « Cassiopea » (via Cavour 8) paesaggi alpestri, nature morte e disegni di figura. E il giudizio ci sembra dover essere positivo su una pittura semplice, pulita, vorremmo dire casta, che dopo aver tentato vie cézanniane e vangoghiane, si è personalizzata con una precisa visione di rapporti plastici, toccando nei cieli alti e nubilosi, e nei ben delineati spazi di certi acquarelli, una poeticità che ricorda Cino Bozzetti. Segnalazioni. «Contrasti» è il titolo della mostra che alla galleria « Narciso » (piazza Carlo Felice 18) riunisce opere — tutte d'alto livello — d'una cinquantina di famosi artisti contemporanei: da Arp a Grosz, da Modigliani a Casorati. Guglielmo Cirillo, pittore anziano di Castellammare di Stabia, porta alla galleria Fogliato (via Mazzini 9) la tradizionale vivezza cromatica e spontaneità figurativa della pittura napoletana sulla scia ottocentesca; e le manifesta anche in numerose simpatiche vedute torinesi, acutamente caratterizzate. mar. ber.

Luoghi citati: Castellammare Di Stabia, Cremona, Italia, Torino