La Francia inasprisce i controlli sui cambi

La Francia inasprisce i controlli sui cambi La Francia inasprisce i controlli sui cambi I crediti in valuta estera concessi dalle banche non potranno superare la valuta presa a prestito Parigi, 24 gennaio. La Francia ha ulteriormente inasprito i controlli sui cambi, imponendo limitazioni sull'ammontare della valuta estera che le banche possono prendere a prestito o concedere a credito. Secondo le nuove istruzioni emanate dalla Banca di Francia, l'ammontare dei prestiti in valuta estera concessi dalle banche francesi e dalle banche straniere operanti in Francia non potrà superare l'ammontare della valuta presa a prestito dalle banche stesse. Le banche che si trovino in una situazione deficitaria dovranno mantenere 11 disavanzo allo stesso livello rilevato il 31 gennaio. Le banche che si trovino invece in posizione eccedentaria dovranno aumentare le loro passività in valuta estera per adeguarle al livello dei crediti. Le eventuali differenze fra le somme prese a prestito o concesse a credito dovranno essere depositate, in dollari Usa, presso la Banca di Francia. Questi depositi saranno effettuati su basi mensili, rinnovabili, e frutteranno interessi calcolati in base alle « condizioni del mercato dei capitali ». Sebbene le nuove norme decorrano dal 31 gennaio prossimo, le banche avranno tempo fino al 25 marzo per mettersi in regola con le direttive della Banca Centrale. Successivamente, gli istituti bancari dovranno presentare alla Banca di Francia consuntivi mensili. Secondo gli osservatori parigini, i provvedimenti consentiranno alla Banca dì Francia di aumentare considerevolmente le sue riserve valutarie. Secondo alcuni esperti, l'aumento potrebbe essere, entro la fine di marzo, di circa 500 milioni di dollari Usa. (Ag. Italia)

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