Sotto inchiesta a Bonn il presidente del Parlamento di Tito Sansa
Sotto inchiesta a Bonn il presidente del Parlamento Ha ottenuto i danni come «vittima» del nazismo Sotto inchiesta a Bonn il presidente del Parlamento Gerstenmaier è accusato dai giornali di «complicità» con Ribbentrop e di malversazioni - Forse sarà costretto a dimettersi (Dal nostro corrispondente) Bonn, 22 gennaio. Il presidente del Parlamento di Bonn, il democristiano Eugen Gerstenmaier, che giorni fa fu criticato per « mancanza di tatto », perché si è fatto risarcire circa 43 milioni di lire come « vittima del nazismo », sarà forse costretto a dimettersi. La polemica intorno al secondo uomo dello Stato si è scatenata violentissima, così come l'anno scorso quella sul presidente della Repubblica, Heinrich Luebke, accusato di avere costruito baracche per campi di concentramento nazisti (il capo dello Stato si ritirerà con alcuni mesi di anticipo). Sul conto del presidente del Parlamento i giornali, i settimanali e la televisione hanno fatto in questi giorni « rivelazioni » sensazionali. Hanno scritto che Gerstenmaier non fu un antinazista, ma che collaborò con il ministero degli Esteri di Ribbentrop ai danni del clero evangelico che si opponeva al regime; che il suo nome risulta sconosciuto negli ambienti della Resistenza; che all'ultima ora si è atteggiato a eroe e a martire, e molto di peggio ancora. Dopo l'attentato del 20 luglio 1944, nel quale fu coinvolto, fu condannato a soli sette anni (mentre gli altri furono impiccati) perché aveva relazioni con il «giudice sanguinario» Freisler del Tribunale speciale nazista. Spietati, i giornali pubblicano una vastissima documentazione sull'argomento. Nel dopoguerra — secondo la stampa tedesca — Gerstenmaier sarebbe diventato proprietario, in maniera scorretta, di una tenuta di caccia del valore di 130 milioni di lire. Avrebbe dovuto essere processato, ma al momento della denuncia i reati erano già caduti in prescrizione. Inoltre avrebbe cercato di rivendere per 50 milioni un terreno che la città di Stoccarda gli aveva dato per un prezzo irrisorio; Infine, per quel che riguarda il risarcimento di danni come « vittima del nazismo », si scrive che il secondo uomo dello Stato avrebbe influenzato il Parlamento per varare la legge sugli indennizzi che lo interessava personalmente (la chiamano « lex Gerstenmaier») e che avrebbe ricevuto più di quanto gli spettava. Le accuse si accumulano, ma Gerstenmaier non cede. I liberali hanno chiesto a Gerstenmaier di dimettersi; per il bene del paese, i so cialdemocratici si esprimeranno domani, i democristiani sono incerti e hanno lodato il loro uomo di partito quando ha detto che è disposto ad andarsene « se da parte vostra sì nutrirà il più vago desiderio di non vedermi ». Gerstenmaier è sotto inchiesta, una commissione parlamentare interpartitica della quale fa parte anche l'ex procuratore generale dello Stato, Max Guede, sta esaminando il caso dal punto di vista politico e giuridico. 1 giornali e la televisione con tinuano a ripetere che le di missioni sono l'unica soluzio ne possibile. Tito Sansa
Persone citate: Eugen Gerstenmaier, Heinrich Luebke, Max Guede, Ribbentrop
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