Anche i sindacati comunisti avranno delegati nel Mec? di Sandro Doglio

Anche i sindacati comunisti avranno delegati nel Mec? UN'ESCLUSIONE CHE MOLTI GIUDICANO ASSURDA Anche i sindacati comunisti avranno delegati nel Mec? L'italiana Cgil e la francese Cgt (che raggruppano 6 milioni di lavoratori) non partecipano alle commissioni consultive che discutono i problemi del lavoro - Il vicepresidente della Comunità dichiara: « Sono la voce di una parte della popolazione che ora ignoriamo o cerchiamo di interpretare senza sentire» (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 22 gennaio. L'elezione di rappresentanti dell'estrema sinistra al Parlamento europeo da parte delle Camere italiane ripropone e sottolinea il problema della partecipazione della Cgil italiana e della Cgt francese alle attività del Mec. Finora i due possenti sindacati socialcomunisti sono stati ignori, .i dalle autorità comunitarie, che non ii hanno chiamati a sedere neppure in quei comitati consultivi che discutono i problemi sociali e dei lavoratori. Il primo governo a rompere il « fronte del silenzio » stabilitosi dalla fondazione del Mec contro i sindacati di estrema sinistra, è stato quello gollista di Parigi: nel designare i tre membri francesi che dovranno far parte del « Comitato per la libera circolazione dei lavoratori », ha indicato fra gli altri un dirigente della Cgt. La designazione non è tuttavia ancora stata ratificata dal Consiglio. Secondo indiscrezioni, alcuni paesi sono reticenti nell'accettarla. per « non creare il precedente ». Va detto che il governo italiano non ha designato alcun membro della Cgil per questo stesso comitato. La situazione raggiunge l'assurdo in seno al Comitato economico e sociale del Mec, dove figurano due dirigenti socialisti della Cgil, Boni e Montagnani, membri del Comitato fin dal 1966: per l'opposizione violenta degli altri sindacati (liberi, indipendenti e cattolici), Boni e Montagnani non hanno però potuto essere ammessi nel « gruppo dei sindacalisti », e hanno po¬ tuto entrare a far parte di qualche commissione o gruppo di lavoro soltanto perché rappresentanti degli industriali o di altre categorie (ma non di sindacati) hanno ceduto loro il posto. ! Il segretariato sindacale europeo della Cisl (che raggruppa sia la Uil ohe la Cisl italiane), avuto sentore che c'è la possibilità che rappresentanti della Cgil e della Cgt vengano chiamati a far parte di qualche comitato consultivo del Mec, ha scritto una lettera ufficiale alla Commissione di Bruxelles, sostenendo che «il comitato esecutivo della Cisl rifiuta di partecipare a riunioni con delegazioni di organizzazioni sindacali nazionali che non accettano alcuna disciplina comunitaria » Le responsabilità iniziali di questa situazione assurda — per la quale sono esclusi dalle attività comunitarie i rappresentanti legittimi di cinque o sei milioni di lavoratori europei — sono degli stessi sindacati di estrema sinistra, che all'inizio del Mec avevano fatto proprie le idee comuniste contrarie alla Comunità. Sono passati dieci anni e i comunisti — e con loro i sindacalisti della Cgil italiana e della Cgt francese — hanno moderato il loro pessimismo: « Siamo realisti, teniamo conto del fatto che il Mercato comune esiste ormai, che è entrato nei fatti, e che non può essere ignorato. E' quindi evidente che la nostra organizzazione deve esprimere la sua opinione sulla poliiìca sociale del Mec », ha dichiarato recentemente Livio Mascarello, segretario confede¬ rale della Cgt. I due sindacati socialcomunisti da qualche tempo hanno anzi aperto un ufficio di collegamento europeo a Bruxelles, a pochi passi dalla sede del Mec: si tengono pronti a partecipare ai lavori comunitari. Il prof. Lionello Levi Sandri — vice presidente della Commissione di Bruxelles e responsabile degli Affari sociali del Mercato comune — ha dichiarato: «Adesso che i deputati comunisti e che lo stesso segretario generale della Cgil fanno parte del Parlamento europeo, sarebbe strano che fosse chiusa loro la porta in faccia, nelle riunioni sindacali e di lavoro ». Levi Sandri è anzi ottimista sull'apporto che i sindacati di estrema sinistra potranno dare alla costruzione europea: « Sarà la voce di una certa parte della popolazione, voce che in questo momento noi ignoriamo o cerchiamo di interpretare sema sentire ». Sandro Doglio

Persone citate: Boni, Levi Sandri, Lionello Levi Sandri, Livio Mascarello, Montagnani

Luoghi citati: Bruxelles, Parigi