Rossella Falk e Giuffrè difendono Hedda Gabler

Rossella Falk e Giuffrè difendono Hedda Gabler VIVACE DIBATTITO ALLA PRO CULTURA Rossella Falk e Giuffrè difendono Hedda Gabler Processo a Hedda Gabler. Perché la gente ride di fronte ai problemi dell'eroina ibseniana? Come può accadere che alcuni giovani perturbatori sottolineino rumoreggiando le battute del classico testo? Di chi la colpa se al Carignano qualcuno mostra di divertirsi troppo assistendo allo spettacolo diretto da De Lullo? Hedda Gabler, nei panni eleganti di Rossella Falk, è scesa dal palcoscenico, per discutere col pubblico. Il dibattito s'è svolto ieri nella sala della Pro Cultura Femminile. L'attrice ha spiegato come è nato il personaggio, come è stata riscoperta Hedda Gabler. « E' una figura tortuosa e complessa, sgradevole, una donna malata. Se il pubblico a certe battute o a certi gesti, volutamente caricati, ride vuol dire che non ha afferrato la chiave della nostra interpretazione. Forse bisogna concludere che qualcuno rifiuta di capire». Carlo Giuffrè e Gianfranco Ombuen, altri interpreti della commedia, assistevano come testimoni a difesa. Ha detto Giuffrè: « Il nostro discorso vale soprattutto per il pubblico della "prima Nelle altre serate abbiamo sentito crescere il consenso degli spettatori. Ma ogni tanto c'è ancora la risatina il commentino, il verso. Noi siamo convinti di avere svolto un lavoro serio e approfondito. Chiedo a voi pubblico se è vero o no ». Le socie della Pro Cultura hanno assolto per la maggioranza gli imputati E' risultato che anche i gio vani, tranne una sparuta pattuglia, hanno apprezzato la riproposta critica della opera ibseniana. « D'altra parte — ha osservato una signora — a me sembra che il pubblico rida nei punti giusti, dove bisogna ridere ». Il moderatore, Gian Renzo Morteo, ha spiegato le ragioni che hanno indotto lo Stabile a scegliere il dramma di Ibsen. S'è voluto recuperare un testo che rappresenta una dura autocritica di un certo mondo borghese. Hedda Gabler può essere ancora una lezione. s. r.

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