Cuori e valvole cardiache «surgelati» per i trapianti

Cuori e valvole cardiache «surgelati» per i trapianti Cuori e valvole cardiache «surgelati» per i trapianti Sono passati solo 40 anni da quando il premio Nobel olandese Kammerlingh Onnes studiava, all'Università di Leyde, le temperature « molto al di sotto dello zero ». Da allora la scienza delle basse temperature — la « criogenia » — è rapidamente diventata la fonte di mille applicazioni pratiche Non ce ne accorgiamo nemmeno più: ma il modo stesso di disporre di cibi, di carne e di pesci conservati ed i mezzi per trasportarli e per assicurarne la sterilità dipendono in gran parte dal sistematico impiego del « freddo spinto ». Per viaggiare nel cosmo non possiamo fare a meno di ossigeno e di idrogeno liquidi: e questi non sono altro che tipici prodot ti della scienza dello zero assoluto Nell'industria l'impie go di aria liquida è divenuto corrente: e l'ossigeno non serve solo niù per la salda tura all'acetilene ma. « co¬ mandato dal freddo ». per fab bricar acciaio all'ossigeno. In campo elettronico si è scoperto che, a temperature molto basse, l'elettricità passa in certi corpi senza più incontrar resistenza: e che si può quindi, « conservare » una corrente elettrica in un circuito tenendo quest'ultimo In un bagno di idrogeno o di elio liquido: cosicché si fanno progetti di macchine elettroniche che lavorino « meglio » nei gas liquidi. E in medicina? Le basse temperature, nello stesso modo in cui — rallentando I movimenti degli atomi — modificano le strutture dei solidi, sono capaci di rallentare le reazioni chimiche, biochimiche ed enzimatiche dell'essere vivente. L'ipotermia (applicata alla chirurgia generale, toracica e cerebrale) è ormai da qualche tempo una cosa acquisita. Più recente mente gli effetti del freddo j spinto sono stati struttati con vario successo, in certe malattie oculari, gastriche rettali e prostatiche Poi. sem pre coll'aiuto del « mago del freddo » si è arrivati alle ' banche del cuori e delle valvole «. In condizioni normali un cuore prelevato per un trapianto non può essere utilizzato che entro un'ora dalla morte del donatore; mentre un cuore conservato nelle particolari condizioni di « surgelamento assistito » di una « banca dei cuori » (vedi la relazione di E. Diethrich all'American Heart Association, Bai Harbour, novembre 1968) serve anche dopo 9-12 ore: e può esser trasportato da una città all'altra. E le valvole cardiache? L'esperienza che, nel corso di questi ultimi anni, è nata dal lavoro di D. Ross a Londra. B Barratt-Boyes in Nuova Zelanda e di L Binet in Fran eia insegna che la disponibi lità di valvole cardiache — di cuore umano o d'animale— è anche legata alla con servazione di questo materiale nel - gelo a - 179" - di una ben attrezzata banca il dottor X

Persone citate: Barratt, Binet, Boyes, Cuori

Luoghi citati: Londra, Nuova Zelanda