Il fenomeno della combustione ha ancora aspetti sconosciuti

Il fenomeno della combustione ha ancora aspetti sconosciuti SEGNALAZIONI DI VOLUMI TECNICI Il fenomeno della combustione ha ancora aspetti sconosciuti Problemi fisici e chimici - Un'arte che è diventata una scienza: il taglio dei metalli Nonostante la scoperta di nuove sorgenti di energia (come quella nucleare) e il progresso continuo di altre da tempo affermate (gli impianti idroelettrici), la forza motrice nel mondo è ancora attinta per la massima parte alla combustione. Tuttavia questa, la combustione, come fenomeno chimico e fi- sico (ivi compreso il suo aspetto più caratteristico, la fiamma), è ancora per molte parti sconosciuta, coinvolgendo diversi processi di aerodinamica, conduzione del calore, diffusione molecolare. I vari aspetti di essa, sia quelli chimici, che variano a seconda della natura del combustibile (e di recente hanno fatto la comparsa, o almeno hanno assunto importanza crescente, combustibili nuovi, come metano, cherosene, gasoli, i cosiddetti gas liquidi, miscele inedite), sia gli aspetti fisici (luminosità, ionizzazione delle fiamme), trovano ampia trattazione nel diffuso volume La Combustione di Giuliano Salvi e collaboratori (Tamburini editore, Milano 1968). Nel libro sono altresì illustrati princìpi, teorie e dati sperimentali della tecnologia corrispondente, con i criteri per la progettazione dei bruciatori, delle camere di combustione, delle griglie per combustibili solidi. Oltre che ai fini del riscaldamento domestico, il tema ha attinenze con una quantità di industrie (del vetro, del cemento, della fusione dei metalli, delle raffinerie). Capitoli a sé vogliono le proprietà e il trattamento dei fumi: mentre la combustione si presenta con caratteri tutto speciali, quando sia chiamata a dar forza motrice in maniera diretta nei cilindri dei motori alternativi. La mole della materia è grande. Il manuale si chiude con utili tabelle, diagrammi, nomogrammi. Il prof. Gian Federico Micheletti, ben noto ai lettori delle Cronache della Scienza, direttore dell'Istituto di Tecnologia Meccanica al Politecnico di Torino, ci dà il primo volume, Il taglio dei Metalli (Utet, Torino 1968), di un suo più generale Trattato di Tecnologia Meccanica. L'autore, in una nota introduttiva, ricorda l'opera (apparsa nel 1907) di F. W. Taylor (quello che inventò il taylorismo, la famosa o famigerata « organizzazione scientifica del lavoro»), opera che si intitolava On the art of cutting metals, e nota come quest'arte sia ormai divenuta scienza. Il taglio dei metalli si attua oggi con una moltitudine di utensili, a forma di scalpello, di purità elicoidale, di fresa, di mola, montati su macchine a moto rotatorio (come trapani, fresatrici) o alternativo (limatrici, piallatrici). La geometria delle operazioni con cui si asporta il truciolo dal pezzo in lavorazione è illustrata nel libro con tutto rigoie e con ottimi disegni e fotografie. Sono studiati altresì i fattori che determinano le forze di taglio, per i vari materiali, e sono indicati i metodi e gli strumenti per il calcolo e la misura di queste forze. D'altra parte, poiché nel lavoro l'utensile e l'oggetto lavorato si riscaldano, il fenomeno dà luogo a una « termodinamica della formazione del truciolo ». Segue nel libro una trattazione dei materiali per utensili, ivi compresi i materiali ceramici, i boruri, gli ossidi sinterizzati, i diamanti; e un capitolo sui processi di finitura. Anche in questo trattato, utilissime le tabelle finali. L'uno e l'altro di questi volumi esemplificano, su discipline diverse, l'illimitata, e in un certo senso esasperante, dilatazione delle tecniche. Didimo Prova di simulazione a terra dei flussi di riscaldamento degli scudi d'un vettore

Persone citate: Gian Federico Micheletti, Giuliano Salvi

Luoghi citati: Milano, Torino