Gerstenmaier ottiene i danni come «vittima del nazismo» di Tito Sansa

Gerstenmaier ottiene i danni come «vittima del nazismo» IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO TEDESCO Gerstenmaier ottiene i danni come «vittima del nazismo» Ha ricevuto 39 milioni - La Frankfurter Rundschau scrive: «Invece di essere orgoglioso per avere avversato Hitler, si fa passare per vittima » (Dal nostro corrispondente) Bonn, 11 gennaio. Il presidente del Parlamento di Bonn, Eugen Gerstenmaier, l'unico uomo politico tedesco che possa vantarsi di avere fatto parte della Resistenza interna contro il regime nazista (Brandt lottò dalla Norvegia) e di avere partecipato al complotto del 20 luglio 1944 contro Hitler, ha chiesto allo Stato un risarcimento di danni per l'ammontare di 250 mila marchi (circa 39 milioni di lire), dichiarandosi « vittima del nazismo ». L'ingente somma — secondo quanto pubblicherà lunedì il settimanale Stern — è stata pagata al secondo uomo della Repubblica federale nei giorni scorsi. La Frankfurter Rundschau scrive a proposito che il gesto di Gerstenmaier è « un suicidio politico e morale ». Anziché essere orgoglioso di avere avversato il nazismo e di essere perciò stato danneggiato — fa notare il giornale — il presidente della Camera si atteggia a vittima e calcola il suo danno in marchi e in centesimi e presenta allo Stato democratico del quale è rappresentante il con¬ to per le malefatte dei nazisti. Il presidente del Parlamento si laureò in teologia nel 1936 a Rostock ed entrò al servizio della Chiesa evangelica di Berlino. Quattro anni più tardi il vescovo Kenckel lo propose al ministero nazista per le Questioni religiose perché gli affidasse la cattedra di Teologia in una università. La richiesta fu respinta perché Gerstenmaier veniva considerato « politicamente infido ». Due anni più tardi il regime nazista emise per Gerstenmaier il divieto all'insegnamento. Il giovane teologo non ottenne il titolo di professore, nel 1944 si uni al gruppo del conte Moltke che organizzò l'attentato del 20 luglio. Fu arrestato e, poiché la sua partecipazione al complotto non fu chiarita, se la cavò con una condanna a soli sette anni di reclusione. Gli altri congiurati furono condannati a morte e giustiziati. Quattro anni fa il presidente del Parlamento chiese che gli venisse riconosciuto il titolo di professore, negatogli dai nazisti. Quando il ministero degli Interni, al termine di un processo di riparazione, gli promise l'assegnazione del titolo accademico, Gerstenmaier fece un secondo passo, chiedendo i danni. Anziché chiedere il risarcimento per il mancato guadagno di docente universitario per gli anni che avrebbe potuto insegnare durante il nazismo, Gerstenmaier ha chiesto il « mancato guadagno » per 25 anni, dal 1943 a oggi, calcolando di avere su bìto una perdita di 800 mar chi (circa 130 mila lire) al mese. La richiesta è stata accolta La Frankfurter Rundschau la considera illegittima affermando che Gerstenmaier, nel 1945, avrebbe potuto dedicarsi all'insegnamento. Tito Sansa *

Persone citate: Brandt, Eugen Gerstenmaier, Hitler, Stern

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Norvegia