Anziano operaio ucciso da zingari sorpresi a forzare la porta di casa

Anziano operaio ucciso da zingari sorpresi a forzare la porta di casa DELITTO A LEIIVI' PRESSO TORINO, SOTTO GLI OCCHI REI VICINI Anziano operaio ucciso da zingari sorpresi a forzare la porta di casa La vittima, 68 anni, tornava dal cimitero - Visti i ladri si scaglia contro - Questi (due giovani e due donne) lo picchiano duramente poi, saliti su un'auto, Io travolgono e fuggono - Interrogati tre girovaghi - Nella zona sono accampate diverse carovane (Dal nostro inviato speciale) Leinì, 7 gennaio. Un operaio di Leinì è stato ucciso dagli zingari (due giovani e due donne) che aveva sorpreso a rubare. Un delitto orribile: gli sconosciuti l'hanno percosso selvaggiamente, poi l'hanno travolto con la loro auto e sono fuggiti. L'uomo è morto sul colpo. Sì chiamava Pancrazio Savore, 68 anni, abitava solo alla periferia del paese in strada antica dì Caselle, una casetta di due stanze con un piccolo orto circondato da una rete metallica. La moglie, Teresa, è morta un anno fa; oggi era l'anniversario della scomparsa. I tre figli, Antonio di 40 anni, Lorenzo di 39 e Giuseppe di 31, sono sposati; andavano a trovarlo ogni tanto. Stamane il Savore si è recato al cimitero per portare un mazzo dì fiori sulla tomba della moglie. Alle 12 è di ritorno. Per strada incontra il figlio Lorenzo, scambiano qualche parola, poi si salutano L'uomo riprende il cammino. Quando svolta in strada antica dì Caselle vede un'auto ferma davanti al suo cancello: due giovani stanno cercando di forzare la serratura. L'operaio si mette a correre per affrontarli. Alla scena assistono diversi testimoni. Maria Reolfi, 45 anni, proprietaria di una cascina poco distante. Mezz'ora prima aveva incontrato gli sconosciuti nel suo cortile; se n'erano andati con una scusa. La donna non convinta aveva continuato a tenerli d'occhio. La donna li ha descritti con precisione: giovani, con giubbotto di pelle e bluejeans; le ragazze con i capelli neri coperti da uno scialle, grandi orecchini. Girovaghi certamente. Nella zona ci sono nverse carovane e i furti negli alloggi sono all'ordine del giorno. Un'altra testimone è Elsa Paramino, 30 anni: dalla finestra ha notato che l'auto degli assassini aveva la targa coperta con degli stracci. Sì riuscivano a leggere soltanto primi numeri: Cuneo 50. Una vecchia vettura bianca, polverosa, ammaccata, con portabagagli sul tetto. Sono le caratteristiche di un'auto che nei giorni scorsi ha forzato un posto di blocco a Rivarolo cercando di travolgere un carabiniere. La Taramino ha visto i ladri voltarsi all'arrivo del Savore e scagliarsi contro l'uomo tempestandolo di pugni. Si è messa a gridare. Il padre, Aldo, di 55 anni, è sceso in strada per soccorrere il vicino. A lui si è unito Giovanni Boetto di 65 anni. I due da lontano hanno assistito alle ultime fasi del dramma. Stordito dai colpi il Savore è caduto, poi si è rialzato a fatica. Barcollando ha raggiunto l'auto sulla quale erano saliti gli aggressori. Si è messo in mezzo alla strada, con le braccia aperte per impedire la fuga. La vettura si è avviata di scatto. Forse il guidatore pensava che l'operaio si sarebbe gettato di fianco per non essere investito. Ma il Savore è rimasto immobile. L'urto l'ha sbalzato sul cofano. L'auto ha sbandato prima a destra, poi a sinistra, ha sfiorato il muro di una casa. Il Savore cercava di tenersi aggrappato. L'hanno visto picchiare i pugni contro il parabrezza, poi scivolare sull'asfalto: la vettura ha avuto un sobbalzo, come se le ruo te posteriori fossero passate sul corpo dell'operaio. Un'accelerata rabbiosa ed è scom parsa. Il Taramino e il Boetto hanno trovato il Savore appoggiato con le spalle a una rete metallica, il capo reclinato svenuto hanno cercato di rianimarlo con la respirazione artificiale; poi l'hanno caricato su un camioncino e l'hanno portato all'istituto Capiròne, un ricovero per anziani. Un'infermiera si è accorta che era morto. Allora, sempre col camioncino l'hanno riportato a casa. Intanto erano giunte sul1 posto alcune autoradio dei | carabinieri al comando del tenente Formato. E' stata effettuata una battuta nella zona a cui ha partecipato un elicottero. Ma senza esito. Nel pomerìggio i carabinieri hanno fermato tre zingari accampati vicino a Leinì. Dalla loro carovana mancano due giovani, forse si tratta degli assassini. Gli interrogatori proseguono nella notte. Alle indagini partecipa an- j che la Criminalpol che ha accompagnato alla questura di Torino la Reolfi perché con- j trolli lo schedario fotografico. \ Il corpo del Savore è stato composto nella camera mortuaria dell'istituto Capirone. Domani il dott. Baima BoiIone dell'Istituto di medicina legale di Torino, effettuerà l'autopsia per stabilire le cau se della morte. a. r. I Pancrazio Savore, 68 anni, ucciso ieri a Leinì Lorenzo Savore, figlio dell'ucciso, accanto all'auto dei carabinieri nell'accampamento degli zingari (Moisio)

Luoghi citati: Leinì, Rivarolo, Torino