Wall Street: anno critico con fortissime oscillazioni

Wall Street: anno critico con fortissime oscillazioni Wall Street: anno critico con fortissime oscillazioni La media è caduta nei primi mesi da 905,11 a 825,13; poi è risalita ad oltre 985; infine è ridiscesa a 943,75 - Il '68 si chiude con un aumento del 4,25 per cento - Hanno influito sul mercato le elezioni presidenziali, il Vietnam, i fatti di Praga ed i delitti politici (Nostro servizio particolare) New York, 1 gennaio, (a.) Millenovecentosessantotto: anno di elezioni presidenziali e come tale — secondo la buona tradizione americana — anno critico per la politica e l'economia. Ma questa volta critico anche, e soprattutto, per i gravi movimenti sociali e i luttuosi episodi di violenza (l'assassinio del leader negro Luther King e quello di Bob Kennedy) che hanno turbato profondamente la coscienza nazionale; per la situazione nel Vietnam con le sempre forzatamente aggiornate speranze di un inizio di trattative di pace; per l'invasione russa della Cecoslovacchia e. proprio in questi ultimi giorni, per l'aggravata tensione nel Medio Oriente. La Borsa ne ha risentito profondamente. In principio dell'anno, le dichiarazioni programmatiche del Presidente sono state accolte in Borsa con molte riserve, giudicate troppo severe da un la lo e troppo ottimistiche dall'altro. Il mercato, che aveva aperto con la Dow Jones a 905,11 ha iniziato un movimento discendente che, dopo un periodo dì stazionarietà in febbraio, ha portato il 21 marzo la quota a 825,13, estremo limite inferiore della zona di resistenza e che doveva segnare il minimo dell'anno. Con la metà di marzo si inizia un periodo di ripresa che, intervallato da una sosta in giugno e da una notevole recessione in luglio e agosto, doveva tramutarsi in un rapidissimo movimento al rialzo, che culminava con la Dow Jones a 985,08 il 29 novembre e a 985,21 il 3 dicembre, segnando un nuovo massimo per l'anno, inferiore soltanto dell'Ilo al massimo assoluto di 995,15 registrato il 9 febbraio 1966. In novembre l'elezione di Nixon è stata accolta dalla Borsa con moderata soddisfazione, accresciuta, però, in seguito dalla scelta dei suoi futuri collaboratori; senza dubbio il mercato è stato bene influenzato anche dalla considerazione che l'andamento dell'economia nazionale era risultato per il 1968 molto migliore del previsto. Il seguito del mese di dicembre è stato un periodo deludente: al 31 del mese la Dow Jones era scesa a 943,75, con una perdita di quaranta punti sul massimo, risentendo soprattutto dell'aumento del costo del denaro e del credito, elemento che sempre ha il potere di innervosire la Borsa. L'anno si chiude così con un aumento del 4,25 per cento sull'ultima riunione del 1967. 943,75 Sono indicati i minimi e i massimi e le^iiusure dell'ultimo venerdì di ogni mese

Persone citate: Bob Kennedy, Luther King, Nixon

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Medio Oriente, New York, Praga, Vietnam