Agostini due volte campione del mondo

Agostini due volte campione del mondo Agostini due volte campione del mondo o motociclisti italiani dominano in Cecoslovacchia Giacomo primo nelle classi 350 e 500 A Pasolini la 250 - Bocek cade: moribondo Agostini (come al solito) non ha avuto avversari - Con il successo di ieri Pasolini può ancora puntare al titolo iridato - La tragedia di Bocek causata dall'improvviso arresto dei motore - Fischi, sassi e sputi dei tifosi cecoslovacchi per due piloti sovietici ritiratisi dopo pochi giri dal nostro inviato Brno, lunedi mattina. Di questa giornata di gare cecoslovacca ci rimarrà il ricordo più che dei successi in serie di Agostini e Pasolini, della terribile raduta di Frantisek Bocek, un ragazzo di 32 anni, cecoslovacco, che ora è all'ospedale con poche probabilità di salvarsi. Si sono aggrovigliati in tre all'attraversamento di Veselka, un sobborgo della città: Bocek, Denzeler e Drapal. Per qualche attimo c'è stato un turbinare di pezzi di metallo di plastica, con i corpi scaraventati con violenza contro l'asfalto e contro un muro. Poi si è raccolto Bocek, che aveva il casco spezzato come un melone e il viso completamente sfigurato; gli altri due, appena un po' ammaccati, si rialzavano da soli. Una corsa disperata in ospedale e poi un ermetico comunicato ufficiale definiva gravissime le condizioni del corridore. Da quel momento non si è più riusciti a sapere nulla, e qui quando c'è ordine di non comunicare con gli stranieri, nessuno osa fare eccezioni. Le ragioni di tanta reticenza stanno nel fatto che la moto di Bocek è una « Jawa 350», proprio del medesimo tipo di quella con cui Bill Ivy ha perso la vita una settimana fa. In questi due e in altri 37 casi di ritiro dalle competizioni internazionali e di campionato del mondo, nel corso dell'anno le moto cecoslovacche hanno avuto guasti meccanici. Le Jawa hanno corso, con diversi piloti non più di cinquanta gare e la percentuale degli abbandoni risulta quindi di parecchio superiore ai due terzi. Ieri lo hanno visto tutti: a Bocek si è bloccato in piena curva il motore, e dal suo sbandamento sono stati colti di sorpresa gli altri due corridori. Ora è più facile dare credito a chi osseriva che altrettanto fosse successo ad Ivy e trova giustifìcazione la voce dell'invasione di pista diffusa ad arte per evitare la richiesta di troppe spiegazioni. Per i cecoslovacchi la « Jawa » è un emblema e metterla al centro dei sospetti non sembra cosa da farsi, sulla base del notevole orgoglio nazionalista che accomuna un po' tutti. Ieri i cèchi ne hanno dato una nuova dimostrazione. Alla partenza delle 500 cc erano in lizza due piloti sovietici. Jurj Randra ed Endel Kijsa, in sella alle nuove Vostok. In partenza, quando c'erano da applaudire Agostini e compagni, nessuno ha degnato i due russi d'uno sguardo, ma quando a metà del primo giro la rossa Vostok di Kijsa si è fermata, è cominciato il finimondo. Kijsa spingeva la moto con tutte le sue forze senza guardare al lati, dove tutti indistintamente lo fischiavano e lo Insultavano. Passava un giro e nel medesimo punto, in cima alla discesa che porta al traguardo, anche la Vostok di Randra si bloccava. Ricominciava la sarabanda di prima, e questa volta non tutti si limitavano alle parole: volavano i primi sputi e quando Randra, incurante dei concorrenti che gli sfilavano accanto a duecento all'ora, si spostava verso il centro della strada, lo raggiungevano anche parecchi piccoli sassi. La manifestazione, nata così all'improvviso, tardava poi a spegnersi: attorno al furgone dei sovietici, posto proprio all'angolo della zona box, si raggruppavano prima in silenzio e poi scandendo frasi minacciose 4-500 persone. I russi stivavano alla meglio le moto e prima ancora che la corsa fosse finita se la filavano alla svelta. Ed eccoci alle gare. Agostini ha vinto nettamente le sue due classi, conquistando così con matematica certezza i titoli mondiali cui praticamente nessuno più poteva aspirare. Pasolni si e aggiudicato la 250 cc, meno incerta nello svolgimento di quanto non si sarebbe potuto prevedere sulla base del tempi tanto ravvicinati ottenuti nelle prove da Pasolini stesso, da Carruthers, da Herrero, da Rossner e da Gould. La sfuriata iniziale l'ha fatto Gould, seguendo la medesima tattica adottata nella 350 cc con tro Agostini, e facendosi infilare anche questa volta dopo soli quattro giri e poi distanziare senza rimedio. Herrero aveva ceduto dopo un solo giro, proseguendo poi lentamente dal tratto collinoso fino al traguardo sulla mo to che si lasciava alle spalle una nuvoletta azzurra. Con il ritiro dello spagnolo, il successo di Pasolini e il terzo posto di Carruthers riportano i due piloti della Benelli in lizza per il titolo mondiale, dove il margine di Herrero è forte, ma non ancora decisivo. Nelle due gare dominate da Agostini, da ricordare la prova sicura di Grassetti, che si piazzava al terzo posto nella 350 cc, proprio con la tanto discussa Jawa, e la sfortuna di Pagani, che rompeva la forcella posteriore quando si trovava solidamente al secondo posto nella 500. Con Agostini anche Simmons, per la 125 cc, si è aggiudicato il titolo iridato grazie all'ennesima vittoria. Ri mane aperta invece la lotta nelle piccole 50 cc tra Smith e Torsen, ieri rispettivamente secondo e quarto, sconfitti dall'olandese Lodewyckx. La moto del vincitore, la Jamathi, sembra abbia sfruttato a proprio beneficio le soluzioni tecniche del motore Suzuki, sottratto alla Casa giapponese e poi offerto in visione a parecchie altre marche, perché ne potessero copiare le parti segrete. Giorgio Viglino A Brno, poco prima del via delle «125», una ragazza aiuta lo svedese Andersson a dare gli ultimi ritocchi alla moto Classe 50 — 1. Lodewijk, su Jamathi, che compie i sei giri del circuito pari a km 83.400 in 41^*3: 2. Smith, Derby, a 10"2; 3. Nleto. Derby, a 58"8. Classifica mondiale: 1. Torsen. punti 83; 2. Smith. 61; 3. Nleto, 49. Classe 125 — 1. Simmons, su Kawasaki. che compie gli otto giri del circuito pari a km 111,50 in 48'53"9 alla media di km 137; 2. Braun, Suzuki, a H"l; 3. Van Dongen, Suzuki, a 55"3. Classifica mondiale: 1. Simmons, punti 102; 3. Van Dongen, 41, Classe 250—1. Pasolini, su Benelli, che compie i nove giri del circuito, pari a chilometri 125.500 in 50'33"i. media 148.950; 2. Gould. Ta- maha, a 13"2; 3. Carruthers. Benelli, a 37"1: 5. Grassetti. Jawa. a un giro. Classifica mondiale: 1. Herrero, punti 77; 3. Andersson 61; 3. Carruthers. Benelli 53; 4. Paso Uni, Benelli 45. Classe 350 — 1. Agostini, su MV Agusta, che compie gli undici giri del circuito pari a km 154,300 in 1 ora 1"8, alla media di km 154,125; 2. Oould. Yamaha, a 3e"9; 3. Grassetti, Jawa, a ri9". oi.-us- slflca mondiale: 1. Agostini, punti 90; 3. Visenzi. 35; Classe 500. 1. Giacomo Ago- stùii. su Mv Agusta, che compie 1 13 giri del circuito pari a km 181,200 in lieo?"?, media km 155,037; 2. Marsow szky. Unto, a 4'1S"; 3. Stasa. Classifica mondiale: 1. Agostini punti 120; 2. Marsowsky Llnto 43; 3. Barnett, Kirby. punti 32.

Luoghi citati: Brno, Cecoslovacchia, Ivy