I torinesi beffati in extremis

I torinesi beffati in extremis La nuova graduatoria: Cagliari punti 13, Milan 12, Juventus e Fiorentina 11 I torinesi beffati in extremis Sul terreno del Cagliari i granata hanno lottato bene - Palo di Nené e salvataggio di Trebbi sulla linea bianca \ DAL NOSTRO INVIATO Cagliari, lunedi mattina. Un goal di Riva, segnato quasi nei minuti di ricupero, ha condannato il Torino alla sconfìtta. Una sconfitta che è la terza consecutiva dopo quella di Palermo e il derby con la Juventus. Il successo del Cagliari, però, è ingiusto sul piano del gioco, perché i granata hanno disputato una prova encomiabile, emulando in piena parità la nuova capolista del campionato. Il Cagliari è una squadra d'attacco. Boninsegna, Riva e Brugnera macinano gioco con una potenza impressionante, e dietro questi tre autentici campioni manovrano Cera, Nené e Greatti, abilissimi nel suggerire manovre su manovre con una formidabile continuità. In difesa la squadra rossoblu ha qualche scompenso, che viene comunque mascherato dall'abitudine di giocare quasi sempre in avanti. Il Torino aveva contrastato con pieno merito le manovre dei sardi, e c'era una certa, logica nel risultato di parità, ma proprio" in chiusura doveva succedere l'episodio determinante il successo dei padroni di casa. Nell'estremo tentativo di sbloccare la situazione, Greatti lanciava verso Brugnera un pallone che Pula fermava con la mano destra, alta sulla testa, nei pressi dell'area di rigore. La palla sarebbe andata a Boninsegna, che stava dietro al difensore granata, ma il centravanti rossoblu era controllato da Trebbi e l'area di rigore era governata da molti torinesi pronti al rinvio. Puia, comunque, aveva fermato la palla con le mani ed era fallo. Toselli fischiava proprio mentre scadeva il tempo regolamentare. C'era un po' di nervosismo, finché, dopo alcuni inutili tentativi, Greatti toccava verso Riva, che calciava con violenza in rete. Vieri non poteva fare nulla per fermare il «bolide ». Era goal! Lo stadio esplodeva. Toselli convalidava il punto poi fischiava la fine, senza neppure portare la palla al centro campo. Protestavano i granata per il ricupero. Fabbri correva verso il guardalinee ricordandogli come l'arbitrò non avesse fatto battere al Torino un calcio d'angolo al 45' del primo tempo. Erano proteste formali, era la reazione spontanea per il dispetto di aver perso la partita. Non c'era nulla da fare. Bisognava solo prendere atto come il Cagliari sia una squadra forte e anche fortunata. Domenica scorsa, tre minuti prima del fischio di chiusura, segnava Anastasi per la Juventus e il Torino perdeva il derby; ieri, pochi istanti prima della fine, realizzava Riva, determinando nel Torino una seria crisi di classifica. Pur constatando che la squadra ha soltanto cinque punti dopo otto partite, bisogna dire con chiarezza che ieri gli uomini di Fabbri hanno disputato una prova che lascia buone speranze per l'immediato av- venire. Sarà una magra consolazione, ma il campionato continua e finirà anche per il Torino il periodo di sfortuna. Fabbri aveva visto giusto nel disporre i suoi uomini in campo. Bolchi, che pure indossava la maglia numero 8, seguiva Brugnera, mentre Agroppi controllava Cera e Moschino si incaricava di marcare Greatti. La battaglia delle tattiche a centro campo sembrava volgere a favore di Fabbri, che era riuscito a bloccare la fonte di gioco del Cagliari. La difesa del Torino era perfetta, e nei minuti iniziali, su fulminei contropiede, gli ospiti sono addirittura andati vicini al goal: al 4' Combin e all'8' Carelli, soli in area cagliaritana, hanno fallito due facili occasioni per eccessiva precipitazione. La prima vera azione del Cagliari è venuta al 10': su calcio d'angolo battuto da Brugnera, la palla giungeva a Boninsegna, che di testa indirizzava a rete, spiazzando Vieri. Trebbi salvava "sulla linea. Il portiere granata confermava poco dopo (35') di aver superato il periodo di crisi, deviando stupendamente una palla « schiacciata » di testa da Riva. Chiuso sullo 0 a 0 11 primo tempo e vista la possibilità di poter conquistare un prezioso pareggio, i granata hanno arretrato sulla linea dei mediani anche Carelli, cercando di sfruttare i contropiede con lunghi lanci a Facchin e a Combin. I sardi, nonostante una notevole supremazia territoriale, mal o quasi mai hanno impegnato severamente Vieri. La difesa granata reggeva bene. Poletti non dava spazio a Riva, Puia seguiva da vicino Boninsegna, il quale era piuttosto titubante per una botta rimediata nei primi minuti della gara. Moschino e Agroppi governavano la zona davanti all'area di rigore con la solita autorità e con notevole intelligenza. Il Cagliari attaccava, ma non dava l'impressione di poter passare. Qualche calcio d'angolo, alcuni tiri abbastanza facili per Vieri, ma niente di particolarmente interes¬ sante. Il gioco era bello, ma non pratico per il Cagliari. Vieri, colpito da una gomitata di Riva, si accasciava al suolo. L'arbitro ha scoperto nel gesto di Vieri la volontà di perdere tempo e da quel momento ha deciso il ricupero che doveva poi essere fatale al Torino. L'episodio finale è raccontato all'inizio di queste note. Sarebbe inutile ripeterlo. Ma dimostra come in questo momento la squadra sarda sia sulla cresta dell'onda. Infatti, alla vittoria dei rossoblu di Scopigno fa riscontro la sconfitta del Milan a Bologna. Il Cagliari è passato cosi in testa alla classifica e il pubblico ha manifestato la sua gioia con scene di indescrivibile entusiasmo. Il campionato sta diventando veramente interessante. Domenica a San Siro avverrà uno scontro ad altissimo livello: si giocherà Milan-Cagliari, mentre la Juventus, che è al terzo posto, andrà in viaggio a Napoli Il Torino esce da Cagliari mortificato da una sconfitta che non meritava. I granata hanno giocato bene. Hanno sbagliato all'inizio due goals facili, sono stati beffati'alla fine dalla « punizione » di Ri¬ va. E' inutile recriminare. La squadra di Fabbri ha dimostrato di essere in netta ripresa. La difesa è apparsa solida, Vieri ha superato la crisi ed è in buona forma. Il centro campo, con Moschino, Agroppi e Carelli, non è inferiore a nessuno. All'attacco, purtroppo, mancano i goals di Combin e di Facchin. Forse verranno più presto di quanto si possa credere perché la squadra è viva, generosa, sa combattere e lottare. Non può intristire lunghe settimane in fondo alla classifica: prima o poi cambierà il vento e il Torino comincerà a marciare con la speditezza di cui è capace. Giulio Accatino Cagliari: Albertosi; Martiradonna, Longoni; Cera, Niccolai, Longo; Nené, Brugnera, Boninsegna, Greatti, Riva. 12° Reginato; 13° Tomasini. torino: Vieri; Poletti, Fossati; Puia, Trebbi, Agroppi; Carelli, Bolchi, Combin, Moschino, Facchin. 12° Sattolo; 13° Corni (non hanno giocato). Arbitro: Toselli, di Cormons. Rete: Riva al 45' della ripresa. A Cagliari II portiere del Torino Vieri precede II capocannoniere Riva (Telefoto)

Luoghi citati: Bologna, Brugnera, Cagliari, Cormons, Napoli