Il prete licenziato si rivolge ai sindacati

Il prete licenziato si rivolge ai sindacati Il prete licenziato si rivolge ai sindacati Firenze, lunedi mattina. La vicenda della parrocchia dell'« Isolotto » è tornata ieri d'attualità. Lo stesso parroco don Mazzi e i suoi due coadiutori, don Paolo e don Enzo, hanno accennato durante la celebrazione della messa, al Vangelo, a una comunicazione inviata ai sacerdoti dell'archidiocesi,- in data 2 novembre, quando il card. Florit era ancora assente da Firenze. Dopo averla letta i sacerdoti dell'» Isolotto », rivolgendosi ai fedeli, hanno detto: «JVoi siamo in attesa, anzi in fiduciosa attesa; nel frattempo abbiamo inviato al vescovo il verbale della nostra assemblea generale con il testo di tutti i nostri interventi; come sapete il verbale si conclude con un invito: noi chiediamo al vescovo di venire all' " Isolotto " a conoscerci di persona, a vedere quello che facciamo, a parlare con noi, con il popolo dell' "Isolotto". Che scelga lui la forma più adatta per un colloquio di questo genere con la gente, ma soprattutto che venga come un fratello in mezzo ad altri fratelli così come c'insegna il Signore». « Finora — hanno proseguito i tre sacerdoti — non abbiamo avuto nessuna comunicazione diretta. Qualsiasi cosa accada vi terremo sempre al corrente, non prenderemo nessun contatto e nessuna decisione sema avervi avvertiti e senza esserci consultati con voi. Non vogliamo tradire in alcun modo l'unione e la fraternità e la fiducia che ormai ci legano. E' superfluo che vi diciamo di evitare ogni chiacchiericcio e di rimanere sereni e fiduciosi. I sacerdoti dell'« Isolotto » hanno fatto anche riferimento all'episodio del prete-operaio don Bruno Borghi, licenziato da uno stabilimento fiorentino dove lavorava: « Questo prete, contrariamente a quanto si è affermato da alcuni — hanno detto i sacerdoti dell'" Isolotto ", — non è andato nella fabbrica per fare il sindacalista, ma per fare l'operaio, per vivere la vita dell'operaio, anche come sacerdote, in maniera viva e presente rispetto alla società odierna ». , . , -, La 'sua ^vicenda alla j< Cover » aveva' avuto inizio quattro mesi addietro. Un amico sacerdote lo aveva presentato all'ingegner Ugolini, il quale accettò di assumerlo tra i suoi operai. Il sacerdote collaborò alla riorganizzazione della commissione interna partecipò alle rivendicazioni salariali e agli scioperi. I dirigenti dell'azienda persero a poco a poco la iniziale Siro patia per questo prete serio e instancabile, che sosteneva di trovare nel Vangelo Vispi razione alla lotta di classe « Il Vangelo è un trattato dì politica, poiché al centro dell'economia póne l'uomo e non il profitto », afferma don Borghi. Qualche settimana fa, infine, gli fu consigliato di dimettersi perché l'azienda non aveva più bisogno di lui. Ma egli rifiutò e venerdì scorso lo stesso ingegner Ugolini lo ha convocato nel proprio ufficio per consegnargli la let tera di licenziamento. Don Borghi si è rivolto ai sindacati per ottenere il riconoscimento dei suoi diritti: « Sono un operaio come gli altri », dice. 1. z

Persone citate: Borghi, Bruno Borghi, Florit, Mazzi, Ugolini

Luoghi citati: Firenze