Prima Svezia (3ª Italia) nei mondiali di ciclismo
Prima Svezia (3ª Italia) nei mondiali di ciclismo Dileflanii nella 100 Km a Montevideo Prima Svezia (3ª Italia) nei mondiali di ciclismo I quattro fratelli Petterson ripetono il successo dello scorso anno - Gli azzurri hanno deluso: oltre agli svedesi anche gli elvetici li hanno superati - Nel chilometro a cronometro successo del danese Fredborg Montevideo, lunedì mattina. Nelle prime due prove dei campionati del mondo dì ciclismo per dilettanti, iniziatisi sabato sera a Montevideo, i ciclisti azzurri hanno dovuto accontentarsi di due terzi posti: tale il piazzamento di Gianni Sartori nel « chilometro a cronometro » disputato' nella serata inaugurale e del quartetto italiano Marcelli, Martini, Bramucci e Pigato nella « cento chilometri » a squadre su strada. Il successo nella prova a squadre è toccato, come nei campionati del mondo della stagione scorsa in Olanda, ai quattro fratelli svedesi Petterson, in assenza del quartetto olandese che, dopo l'affermazione nelle Olimpiadi messicane, ha preferito rientrare in Europa. I Petterson, afflar tatissimi, hanno imposto in modo schiacciante la loro superiorità, infliggendo alla Svizzera, seconda classificata, un distacco di oltre sei minuti e mezzo. Gli azzurri, confermando le perplessità destate-nel corso dei Giochi messicani, hanno dovuto accontentarsi del terzo posto, staccati di 45 secondi rispetto al quartetto elvetico, e di oltre sette minuti rispetto al formidabile « poker » della Svezia. Ecco la classifica uff ìiale della « cento chilometri » a cronometro: 1. Svezia (fratelli Petterson) 1.54'4S"; 2. Svizzera (Hubschmid, Thalmann, Burki, Spahn) a 6'32"; 3. Italia a V17"; 4. Argentina a 8'54"; 5. Cile a 10'44"; 6. Uruguay; 7. Brasile; 8. Colombia. La prima maglia iridata dei « mondiali » in Uruguay era stata conquistata sabato not- te dal danese Niels Fredborg, nella prova del chilometro a cronometro con partenza- da fermo. Assente il campione olimpionico Trentin, il danese medaglia d'argento in Messico — ha dominato senza discussione, ottenendo il tempo dì l'09"87 che corrisponde ad una media oraria di chilometri 51,502. Fredborg, un commesso viaggiatore di ventidùe anni, residente ad Aarhus, è venuto in Uruguay a sue spese e senza alcun dirigente al se- guito. Egli ha avuto negli alienamente soltanto l'assistenza di un connazionale emigrato a Montevideo, e basta. Alle spalle del campione del mondo, il posto d'onore.è toccato ad uno sconosciuto, John Jack Simes, un soldato dell'Esercito americano che alla vigilia non era certamente considerato tra i favoriti. Simes, ottenendo uh tempo di l'IO" 40, alla media di km. 51,136, ha preceduto di soli diciotto centesimi di secondo l'italiano Sartori, che ha corso in l'10"58, alla media di km. 50,991. Il terzo posto del ciclista azzurro è stato accolto con soddisfazione negli ambienti della squadra italiana, anche se si riconosce che l'americano Simes ha rappresentanto una completa sorpresa per tutti. Il Commissario tecnico Elio Rimedio ha comunque precisato che, senza uno sbandamento nell'ultima curva, Sartori avrebbe certamente fatto molto meglio, riuscendo a conquistare il secondo posto. Ecco la classifica finale della prova sul chilometro a cronometro: 1. Fredborg (Danimarca) l'09"87; 2. Simes (Usa) l'10"40; 3. Sartori (Italia) l',10"58; 4. Kierzkowski (Poi.) l'10"85; 5. Pittaro (Argentina i'11'48. I «mondiali» su pista, interrotti ieri per la disputa della « cento chilometri » a cronometro su strada, riprendono stasera con le semifinali e le finali dell'inseguimento individuale. Anche per questa gara il favorito è un danese, Mogens Frey, già vincitore della medaglia d'oro alle Olimpiadi messicane. L'Italia sarà rappresentata da Chemello e Bosisio. p. c.
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