I fianchi della montagna sono piombati su Valle Mosso

I fianchi della montagna sono piombati su Valle Mosso I fianchi della montagna sono piombati su Valle Mosso Migliaia di tonnellate di terra si sono abbattute su villaggi e case isolate - Ovunque desolazione, lutti, rovine - Due ragazze sono decedute in una tintoria del paese e (con loro) il giovane che cercava di salvarle Morti a Voglio Mosso rex sindaco e 5 familiari (Segue dalla la pagina) mezzo di collegamento. C'era quello dei carabinieri, c'erano quelli della Polizia Stradale e del Soccorso Aereo. Hanno fatto un grande lavoro. Partivano da Biella cari; chi di pane, latte, carne in scatola, 'medicinali, coperte, ritornavano con i feriti. Vn bambino nato ieri mattina a Campore, la frazione di Valle Mosso più colpita, è stato ' trasportato all'ospedale di ' Vercelli. Sono state portate a Biella donne incinte. Dopo ■ tre ore, nell'ospedale bielle'■se vi erano 28 feriti. E' mezzogiorno, sono al campo di partenza degli eli'■ cotteri, dove affluiscono sacchi di viveri e scatoloni di ■ medicine. Dirige l'opera di soccorso il sindaco BorriBrunetto. Pensa a tutto, man- '■ da in volo a Valle Mosso un carico di candele perché lassù anche stanotte non avran, no luce. Arrivano uomini del Gruppo di soccorso alpino, arri.. vano « boy scouts » che ven'■■ gono mandati su con pale e . picconi. Un battaglione di ca• rabinierì è arrivato da Torino e, attraverso le colline, cerca di raggiungere i paesi isolati. Sono in arrivo due colonne dell'esercito con bulldozers e altre macchine per sgomberare le strade. Tutto quello che si può fare si fa. Continua a preoccupare la ■ diga di Camandona, ma arrivano notizie buone: la diga regge, stanno svuotandola. L'ing. Levis sì è messo in marcia per tenerla sotto controllo. Per Valle Mosso partono in volo il gen. Cassone comandante della Regione miliare e il dott. Poliio, vicequestore di Biella. Domando quanti sono i morti e ogni volta mi rispondono con una cifra più alta. « Però non è sicuro — aggiungono —; Possono essere di più o di meno ». Ci sono frazioni dove nessuno è ancora arrivato. Non si sa niente di Trivero, di là è arrivata solo la richiesta urgente di medicinali « perché la situazione è grave ». Giunge notizia che a Veglio Mosso l'ex sindaco Dante Peretti è morto con la moglie, il figlio, la nuora e i due nipotini. Trovo posto su un elicottero che va a Valle Mosso. Voliamo bassi su colli che sembrano colpiti da una lebbra: larghe fette dei fianchi si sono staccate e sono scivolate a valle. Lo Strona scorre turbinoso, giallastro ed è tremendo da vedere. Valle Mosso si annuncia con la frazione di Campore e lo spettacolo della rovina va oltre ì più pessimistici timori. Dal fango emergono mozziconi di muri, qualche edificio ha resistito, ma è svuotato dalle acque od è pieno di fango. Vedo fabbriche che sembrano distrutte da un bombardamento e mi dicono che sono il lanificio Serafino Bertotto e quello di Modesto Bertotto, il lanifìcio Garlanda, la tintoria Piana, la Filcrosa. In ognuno di questi opifici lavoravano da 800 a 1300 operai. E poi lo. spettacolo delle case. Anch'esse emergono dall'acqua e dal fango sbrecciate, sfondate, con muri crollati, scoperchiate, con larghe crepe. Attorno vi è gente che scava, puntella, recupera una sedia, un materasso fradicio. L'elicottero si posa sul campo di calcio. Delle rovine di Campore dice il collega Bariona: qui vogliamo ricordare il coraggio di questa gente, che non impreca e non perde la testa, che lavora senza prendere fiato sotto la pioggia. Ritorniamo portando una donna con le gambe spezzate. E' adagiata su una barella. A Valle Mosso vedono con malincuore partire questa barella. E' l'unica che hanno. « Come faremo a trasportare gli altri feriti? », domandano. A Biella mi dicono che il numero dei morti è di 64. « Ma non è sicuro — aggiungono — di certo ci sono i 30 di Valle Mosso, i 15 di Mosso Santa Maria, i 6 di Veglio Mosso ». Continua a piovere, è sceso il buio e i voli sono sospesi. Fanno salire il numero dei morti. Ma nessuna cifra è ufficiale. Domani, fra due o tre giorni si potrà essere precisi. 1. c. Un ponte semidistrutto dalla furia delle acque e, sullo sfondo, la casa crollata dove sono morta sei persene a Quaregna

Persone citate: Bariona, Cassone, Dante Peretti, Garlanda, Levis, Modesto Bertotto, Serafino Bertotto