Flammini tenta a Vallelunga di diventare "re" di Formula 2 di Mario Bianchini

Flammini tenta a Vallelunga di diventare "re" di Formula 2 Flammini tenta a Vallelunga di diventare "re" di Formula 2 Il romano favorito nel Gran Premio - Brambilla con una March-Lancia Stratos Roma, 7 maggio. Maurizio Flamini, « romano de Roma », dove è nato il 29 novembre dei 1949, scende sulla pista di Vallelunga con la sua March-Bmw deciso ad interpretare il ruolo di protagonista nella terza prova del campionato europeo di formula 2 che si disputerà domenica prossima. La corsa romana assume quest'anno una importanza tutta particolare essendo riusciti gli organizzatori ad ottenerne l'inserimento nel periodo iniziale della stagione e non in autunno, come avveniva in passato, quando cioè il campionato era praticamente già deciso. Flamini si presenta a Vallelunga esibendo un significativo biglietto da visita: secondo nella classifica del campionato europeo (con 9 punti) alla pari con Arnoux contro i 10 di Tambay. Il suo posto in graduatoria ha il sapore di un trampolino di lancio che domenica gli potrebbe consentire di balzare in testa. Le premesse d'un probabile successo nascono dagli echi ancora vivi della strepitosa vittoria conquistata due settimane fa a Thruxton. « E' stata una prova assai dura — racconta Flamini con una leggera punta d'orgoglio —: a causa di un difetto alla gomma anteriore sinistra sono stato costretto a ricorrere a varie astuzie del mestiere, insomma, ho dovuto stringere i denti ». Il breve incontro con Flamini avviene su una delle terrazze di Vallelunga, durante una pausa delle prove libere. La giovane consorte Luisa, preziosa collaboratrice nel cronometrare tempi, ha ap pena finito di comunicare il « rapporto ». L'affiatatissima coppia vive in Inghilterra, a Thame, vicino ad Oxtord « per motivi professionali « specifica Maurizio. La passione per il volante è stata più forte dell'amore per la sua città... « E' vero, questo sport l'ho nel sangue — risponde Maurizio —. Comincia: a correre a 21 anni sognando, un giorno, di poter competere in formula 1. E' il traguardo di ogni pilota. Anch'io continuo ad inseguirlo tenacemente. Un eventuale successo nel campionato europeo di F 2, potrebbe significare un decisivo passo avanti ». Se questo felice giorno dovesse tramutarsi in realtà, verso quale marca sarebbero rivolte le sue simpatie? La risposta è prontissima: « Come italiano e tifoso dico Ferrari. Però, quando si entra nel vivo del professionismo cambiano anche i sogni. Dovrò far bene i miei conti prima di procedere alle scelte per la mia carriera ». Qualche giudizio sul tracciato, sugli avversari più pericolosi e anche su Vittorio Brambilla, che ha provocato un vivo interesse con il nuovo propulsore Lancia Stratos sei cilindri di cui è equipaggiata la sua March... « Alla vigilia del campionato europeo — replica Flamini — ero convinto che avrei dovuto sostenere il duello più duro con il francese Jean Pierre Jabouille che però non è stato fortunato nelle prime due prove di Hockenheim e Thruxton. Tuttavia bisogna ricordare che siamo appena all'inizio, per laurearsi campione mancano ancora 11 corse. Jean Pierre è ancora in grado di rimontare. Per quanto riguarda il circuito, sono molto soddisfatto, lo conosco bene per averci disputato otto corse. Si adatta perfettamente alle caratteristiche della mia vettura. Mi presentano nelle vesti di favorito. Corro nella mia città. Ci sono dunque tanti motivi per non tradire l'attesa del pubblico di Vallelunga. Il lotto di concorrenti è numeroso e agguerrito, si è aggiunto anche Brambilla che secondo me può contare su un motore molto competitivo. Bisognerà vedere, però, se riuscirà a " tenere " fino in fondo ». Sulla vettura di Vittorio, che viene osservata fra lo scetticismo e il timore di una sorpresa, i pareri sono discordi. I francesi dicono che è un autentico bluff e che la corsa romana servirà a ristabilire la superiorità del nuovo propulsore Renault 6 cilindri anche sul 4 cilindri Bmw. Mario Bianchini

Luoghi citati: Inghilterra, Roma