L'ansia degli emigrati friulani

L'ansia degli emigrati friulani L'ansia degli emigrati friulani (Dal nostro corrispondente) Berna, 7 maggio. (l.f.) Il terribile bilancio del terremoto nel Friuli ha suscitato profonde apprensioni tra gli emigrati italiani in Svizzera. Numerosi di essi sono di origine friulana, molti hanno dei congiunti nelle località devastate, ma a causa dell'interruzione di tutte le comunicazioni telefoniche e telegrafiche con le province colpite dal sismo non sono, almeno per ora, riusciti ad avere notizie sicure sulla sorte toccata ai familiari. Per tutta la giornata migliaia di emigranti friulani di tutte le età e sparsi nei maggiori cantoni elvetici hanno telefonato ai nostri consolati, alle locali associazioni italiane, come il « Fogolar friulano » e alla Croce Rossa svizzera per sollecitare informazioni. I treni in partenza per l'Italia dalle principali città elvetiche, come Bem+a, Ginevra e Zurigo, sono stati presi letteralmente d'assalto. Per far fronte all'inaspettata richiesta di posti,- le ferrovie svizzere si sono affrettate ad agganciare ai convogli diretti nella penisola carrozze supplementari. Affollatissimi i treni della notte per Venezia e Trieste Bonn, 7 maggio. (t. s.) Nella Germania meridionale, in particolare nella zona compresa tra Monaco di Baviera e Stoccarda, il ter remoto di ieri sera è stato avvertito con intensità, tanto che le agenzie, la radio e la televisione hanno fino a tarda notte lanciato notizie lampo nelle quali si parlava di scosse telluriche in Germania « registrate anche all'estero ». A Monaco, a Stoccarda, Ludwigshafen e Colonia, pompieri e polizia hanno ricevuto centinaia di telefonate di persone allarmate che avevano abbandonato le abitazioni ed erano corse all'aperto. Scene di panico si sono avute soltanto in alcuni grattacieli alla periferia di Colonia nei quali - riferiscono testimoni - gli specchi si sono rotti, i vasi di fiori e i bicchieri si sono messi a correre e i lampadari hanno oscillato come pendoli.