Per i fondisti italiani nuovi successi in Svezia

Per i fondisti italiani nuovi successi in Svezia Per i fondisti italiani nuovi successi in Svezia Tre nostri sciatori ai primi posti nella gara di fondo per la combinata Bollnaes, 30 dicembre. I fondisti italiani hanno ottenuto quest'oggi una clamorosa affermazione piazzando tre atleti al primi tre posti nella gara di fondo su 18 chilometri valevole come prima prova della combinata nordica che si sta disputando a Bollnaes. Fabio Morandlnl ha vinto la gara In 1 ora 6'26", precedendo Ennio Cocco di 35" ed Ezio Damolin, classificatosi terzo, di 41 secondi. Alla prova hanno partecipato atleti norvegesi, svedesi e sovietici, che costituiscono, come noto, l'« élite » di questa specialità. Domani si disputano le prove di salto dal trampolino medio di Bollnaes che ha una gittata tra 1 cinquanta e 1 sessanta metri. Damolln appare nettamente favorito, grazie alla sua particolare preparazione nella prova di salto, specialità in cui conquistò lo scorso anno 11 titolo nazionale assoluto. La vittoria ottenuta domenica scorsa da Nones a Oestersund, successo convalidato dal piazzamento brillante dei giovani Serafini e Kostner, l'affermazione parziale, ma non meno clamorosa, dei combinatisti ieri a Bollnaes hanno richiamato l'attenzione sulla squadra azzurra di fondo che affronta in Svezia le prime impegnative prove. Mai come quest'anno l'avvio di stagione è stato caratterizzato da tanti successi italiani. Un piazzamento dei nostri fondisti fra i primi dieci in passato era sempre salutato come un'impresa eccezionale o quasi. Oggi le nostre vittorie suscitano entusiasmo ma anche stupore, pur se vengono da un atleta come Nones che ha al suo attivo una medaglia olimpica, o da un gruppetto di combinatisti di cui da anni ì tecnici parlano molto bene. Nella ormai solita diffidenza verso tutti i successi italiani ci sorprendiamo a cercare motivi di debolezza negli avversari, particolari condizioni di favore per il vincitore, e quasi rimaniamo contraddetti nel ritrovare più indietro, parecchio più indietro nelle diverse classifiche, atleti di fama mondiale. Invece i successi vengono e non sono certamente ingiustificati. Nones, Morandini, Cocco (un esordiente nelle gare internazionali), Damolin hanno meritato i loro brillanti piazzamenti. Essi del resto erano previsti da parte dei tecnici scandinavi che sul fondismo azzurro sembrano saperla più lunga di tutti gli italiani Nones è stato accolto dai giornali svedesi con una serie di interviste in prima pagina, al suo arrivo a Stoccolma ai primi di dicembre, e nella presentazione di queste gare, in articoli che occupano assai più spazio di quanto noi non si conceda alla stessa Nazionale di calcio, era sempre tra i favoriti. Alla medaglia olimpica conquistata da Nones ad Autrans il 7 febbraio, meno di un anno fa, si può per paradosso pensare che credessero soltanto più gli scandinavi. In Italia era tornato lo scetticismo di sempre, conseguenza delle sconfitte susseguenti al clamoroso successo nella « 30 km », e della distrazione che aveva fatto passare inosservate le vittorie che dopo i Giochi olìmpici proprio Nones non aveva mancato di cogliere in Finlandia e Svezia. Nones è sempre fortissimo, continua la sua parabola crescente, com'è logico per un fondista che è ancora lontano dalla trentina. E dietro di lui cresce una vera scuola, che ha in Serafini (23 anni) e in Ulrico Kostner (21 anni appena compiuti) i fuoriclasse del futuro. Così Morandini, Cocco e Damolin, fanno parte del medesimo ceppo, pur se a fianco del fondismo praticano pure quell'altra specialità, il salto, in cui l'Italia da molti anni non ha più validi rappresentanti. La scuola -sì è formata con il passare degli anni, grazie al lavoro che i tecnici federali, impostati da uno svedese Nilsson, ma tutti dì nazionalità italiana, come Rizieri Rodeghiero, come Genuln, come i campioni di ieri Marcello De Dorigo e Giulio De Florian, hanno saputo fare in tutte le zone. Serafini, emiliano, e Cocco, abruzzese del Gran Sasso, provengono da zone ove il fondo era sconosciuto fino a poco tempo ad¬ dietro. g. y.

Luoghi citati: Autrans, Finlandia, Italia, Stoccolma, Svezia