Ottoz il «ribelle» si sposa venerdì e pensa al lavoro

Ottoz il «ribelle» si sposa venerdì e pensa al lavoro L'asso dei 110 metri ostacoli Ottoz il «ribelle» si sposa venerdì e pensa al lavoro A Brescia il matrimonio con Liana Calvesi, figlia del suo allenatore - Si stabiliranno ad Aosta - Eddy: «Continuerò a gareggiare» (Dal nostro inviato speciale) Brescia, 30 dicembre. Il ribelle dell'atletica leggera italiana prende moglie, diventa capofamiglia e fa programmi seri per il futuro: Eddy Ottoz si sposerà nel pomeriggio di venerdì 3 gennaio a Brescia con Liana Calvesi, una aelle figlie del tecnico che ha gran parte del merito dell'affermazione mondiale dell'aostano, il prof. Sandro Calvesi. Uno sportivo entra in una famiglia di grandi sportivi: la mamma di Liana, signora Gabre Gabric-Calvesi. è stata primatista italiana di lancio del disco anche se è diffìcile immaginarla, vedendola così fine ed elegante, impegnata ad imprimere forza all'attrezzo di un chilo sulla pedana di uno stadio. Poiché la prole dei Calvesi (Liana ha anche una sorella) si è dedicata più alla propria bellezza che alle questioni sportive, il prossimo matrimonio sanerà una situazione, inserendo ufficialmente in casa un asso che tutto il mondo, Stati Uniti esclusi, ci invidia. Eddy Ottoz è primatista italiano dei 110 metri ad ostacoli con il tempo di 13"4, a due decimi di secondo dal record rnondiale del tedesco Martin Lauer e degli americani Colhoun, Davenport e McCullough, ha vinto in Messico la medaglia di bronzo dopo gli statunitensi Davenport ed Hall. Per lunghezza e regolarità di carriera (compirà 25 anni il 3 giugno prossimo, gareggia da otto), è al livello dei più grandi campioni di ogni tempo della sua specialità: gli sono mancati un certo ambiente ed ancora maggiori doti fisiche per arrivare al livello dei recordman assoluti, ma in quanto a doti tecniche non è secondo a nessuno. I film con le gare di Ottoz, e le conferenze di Sandro Calvesi suo maestro, sono oggetto di studi da parte dei tecnici di atletica leggera di tutto il mondo. Appassionato di fotografia (ha vinto già alcuni concorsi), della velocità (dopo le Olimpiadi è partito in moto per un giro negli Stati Uniti), delle battute secche e sferzanti che sono segno di intelligenza e vivacità, Ottoz è riuscito quasi sempre a nascondere dietro a tutti questi paraventi il suo reale impegno nello sport, che gli è costato sacrificio ed un costante e duro lavoro di perfezionamento. Solo in imminenza delle grandi gare, chi ha la possibilità di accedere ai settori riservati ai concorrenti si accorge che anche per un campione come Eddy Ottoz lo sport costa fatica e provoca grande tensione: le sue risposte sono brevi e secche, l'ansia per la competizione gli fa dimenticare il gusto della battuta umoristica. Le sue frasi polemiche gli hanno procurato fama e fastidi, popolarità ed antipatie. Non tutto ciò che si è scritto su di lui è vero, spesso una parola detta in confidenza ad un amico è passata di bocca in bocca, è diventata un'accusa verso qualcuno, lo ha messo nei guai. E' reale la sua contestazione permanente in confronto dei dirigenti delio sport; a Città del Messico era molto vicino agli atleti negri del « black power », ha seguito con partecipazione attenta le tragiche vicende legate ai movimenti studenteschi. Si era diffusa la notizia che gli azzurri, per protesta nei confronti della situazione politica messicana, avrebbero disertato la cerimonia di apertura. Ancora una volta si disse che l'iniziatore della proposta era stato lui, l'eterno ribelle. Eddy attende in casa dei futuri suoceri il giorno delle nozze. « Ero tentato — dice, tanto per non smentire il suo stile controcorrente — dì annunciare il mio matrimonio per venerdì pomeriggio e farlo al mattino, ma poi mi hanno spiegato che sarebbe stato un atto da maleducati. Ci ho rinunciato ma non venite in troppi in chiesa, sarà una cosa per poca gente, con solo i genitori di Liana ed i miei ». Cambierà qualcosa nella tua vita? « Certo, sarà diverso, ma per quanto riguarda lo spori non muterà molto. Continuerò a gareggiare, sarò sempre disponibile per gli allenamenti collegiali. L'atletica è ancora troppo il mio mondo per staccarmene di colpo ». Sinora hai fatto lo studen¬ te, l'atleta ed il fotografo, ma il capofamiglia Eddy Ottoz avrà .una occupazione ufficiale? « Certo, entro nell'azienda di liquori di mio padre a St-Cristophe di Aosta, dove Liana ed io abiteremo. C'è anche un progetto per ingrandire l'attività, molto dipenderà da me, spero di farcela ». L'ultima definizione di Ottoz è della futura suocera, la signora Calvesi: « vivace, prepotente, stravagante, dalla personalità complessa e bastian contrario ». Bruno Perucca Eddy Ottoz premiato recentemente ad Aosta

Luoghi citati: Aosta, Brescia, Città Del Messico, Messico, Stati Uniti