Il barista di Quarto ora è sicuro d'aver visto la ragazza con un uomo

Il barista di Quarto ora è sicuro d'aver visto la ragazza con un uomo Testimonianza importante sul " giallo 99 di Villafranca Il barista di Quarto ora è sicuro d'aver visto la ragazza con un uomo Gli è stata, mostrata la fotografia di Maria Teresa pubblicata su «La Stampa» e non ha avuto dubbi Sarebbe entrata nel ristorante la mattina del 17 dicembre; il suo accompagnatore era sulla quarantina - Perquisito a Piacenza (senza risultati) un circo che tempo fa era stato a Villafranca d'Asti (Dal nostro inviato speciale) Villafranca d'Asti, 30 die. Gli inquirenti sono in possesso di una testimonianza secondo la quale Maria Teresa Novara, la tredicenne scomparsa 15 giorni fa da Villafranca. è viva ed è in cc-ì\pagnia di un uomo. L'indicazione viene da un barista del ristorante « Dogana » di Quarto, il paese da cui è stata spedita la lettera indirizzata ai genitori della studentessa. Il teste si chiama Tommaso Console, ha 20 anni ed abita ad Asti in corso Casale 207. E' il giovane che già in precedenza aveva riferito di avere visto entrare nel locale una ragazza che avrebbe po tuto essere Maria Teresa: aveva preso un caffè, era rimasta qualche minuto, poi se n'era andata insieme con uno sconosciuto. Ma questa prima segnalazione era piena di incertezze, era parsa, in deh nitiva, quasi inattendibile agii stessi investigatori: « Forse non era lei — aveva detto il barista — può darsi che mi sia sbagliato ». Un funzionario di polizia gli aveva mostrato una foto della tredicenne. Era una immagine di qualch- tempo fa, dai contorni un poco sfumati. « Vede — aveva concluso il giovane — quella che è venuta qui era pettinata in modo diverso, e poi anche il viso non mi sembrava proprio lo stesso. Insomma, non posso dire di essere sicuro ». L'impressione di Tommaso Console è diventata certezza quando il barista ha visto un'altra fotografia di Maria Teresa, pubblicata su « La Stampa » di domenica scorsa: questa era molto più recente, risaliva a qualche tempo prima della scomparsa della ragazza. L'immagine era ricavata da un gruppo, la studentessa era ritratta insieme con le compagne di scuola. Davanti agli inquirenti, questa volta, il giovane non ha avuto esitazioni: « Era proprio lei, ne sono certo » Racconta Tommaso Console: « La mattina del 17 dicembre scorso, verso le 10, è entrata nel ristorante una ragazza che non avevo mai visto prima. Aveva indosso un cappotto rosso e portava i calzettoni fino al ginocchio. Era insieme con un uomo. Non so, poteva essere sulla quarantina. Si siedono ad un tavolo e lui ordina due caffè. Lei non parla, se ne sta sempre zitta. Si alzano poco dopo avere finito di bere. L'uomo viene al banco e mi chiede: quanto fa? Paga e poi mi fa un'altra domanda. Mi dice: senta, quanti chilometri ci sono da qui ad Alessandria? Io gli indico press'a poco la distanza; e se ne vanno. Mentre sta per uscire, la ragazza si mette sulla testa un foulard ». Pare che dalla stanza di Maria Teresa, nella casa degli zìi a Villafranca, sia sparito proprio un foulard. Ma il barista non è in grado di riferire di che colore fosse quello che la giovane si è messa sul capo nel lasciare il ristorante. « Non so — dice — non ricordo bene. Mi pareva a quadretti, o forse a disegni ». Questa la testimonianza di Tommaso Console raccolta da noi. Ora si tratta di vedere se è la traccia giusta. Il fatto che il giovane sia stato questa volta perentorio nelle sue .affermazioni iv,dur: rebbe gli inquirenti ad attri buirvi una notevole importanza. Stasera il giudice istruttore dott. Bozzola, che dirige la inchiesta, è apparso piuttosto ottimista circa lo svolgimento delle indagini. « Oggi — ha detto — mi sento un poco più tranquillo. Posso dire con maggiori probabilità che forse si tratta di una fuga ». Intanto si cerca affannosamente di scoprire chi potrebbe essere la persona che avrebbe accompagnato la tredicenne in questa pazzesca avventura. Maria Teresa Novara, anche se descritta come una ragazzina timida e sempre quieta, aveva in realtà le sue fantasie, i suoi ingenui bigliettini amorosi scritti furtivamente sul banco della scuola. E aveva l'esuberanza dei suoi 13 anni. Il giorno di San Martino, ad esempio, era la festa del 1 paese: c'erano le giostre nel parco, e un circo attendato poco lontano. Anche Maria Teresa come le compagne, ha preso parte alla festa. Cose semplici, banali: qualche giro sull'autopista tra gli spintoni e le risate; un pomeriggio alla rappresentazione del circo, ad ammirare i cavalli e i trapezisti. Ma in questa allegra confusione la tredicenne può avere incontrato qualcuno con cui intraprendere una drammatica avventura, una fuga notturna attraverso il balcone della stanza da letto. Gli inquirenti hanno rintracciato il circo, che in questi giorni si è spostato in Lombardia e poi in Emilia a Piacenza. La perquisizione non ha dato alcun risultato. La tredicenne, dunque, non è finita nella carovana. I genitori della ragazza aspettano, con un'angoscia che dura da 15 giorni. La madre è malata di cuore, il viso terreo rivela una sofferenza terribile. La donna lancia un appello disperato: « Se qualcuno tiene con sé mia figlia la lasci andare, per l'amor di Dio. Ci restituisca nostra figlia ». Giuliano Marchesini Tommaso Console, il giovane barista di Quarto di Asti che avrebbe visto la tredicenne scomparsa