Gli S. U. consegnano ad Israele 50 caccia - bombardieri «Phantom» di Franco Martini

Gli S. U. consegnano ad Israele 50 caccia - bombardieri «Phantom» L'annuncio dato dal Dipartimento di Stato Gli S. U. consegnano ad Israele 50 caccia - bombardieri «Phantom» (Dal nostro corrispondente) Gerusalemme, 28 die. I rapporti israelo-americani sono stati segnati, nelle ultime 24 ore. da due fatti importanti. C'è innanzi tutto la conclusione dei negoziati per la fornitura di 50 cacciabombardieri « Phantom ». Ma qualche ora dopo l'annuncio di questa notizia, il generale Rabin, ambasciatore d'Israele a Washington, ha dichiarato, arrivando a Gerusalemme per consultazioni, che un riavvicinamento tra Egitto e Stati Uniti influirà direttamente o indirettamente, « e non necessariamente in maniera favorevole », sulle relazioni tra israeliani e americani. Sono due fatti che hanno provocato numerosi commenti. Innanzi tutto, la decisione americana di fornire i « Phantom » a Gerusalemme, è considerata un avvenimento di importanza particolare, tanto sul piano militare quanto da un punto di vista politico e psicologico, come ha sottolineato il generale Rabin. Israele sta per essere dotata di mezzi supplementari di dissuasione e di difesa prò prio nel momento in cui gli arabi, secondo Levi Eshkol, sono in possesso di armi sovietiche che superano, in quantità e in qualità, quelle che possedevano prima della guerra del giugno 1967. L'affare dei « Phantom » è stato dunque concluso, come dicevano i dirigenti israeliani e a dispetto delle dichiarazioni di Scranton, prima che scadesse l'amministrazione Johnson. C'è motivo di credere che l'equipe di Nixon non sia scontenta di non doversi pronunciare su una tale fornitura proprio quando si prepara ad avviare una nuova politica in Medio Oriente. Questa nuova politica è vista dall'ambasciatore Rabin con minore ottimismo che dal generale Dayan. L'ambasciatore, contrariamente al ministro della Difesa, ritiene che Israele potrebbe subire il contraccolpo di un riavvi cinamento di americani ed egiziani. Il ministro degli Esteri, Abba Eban, è invece molto più prudente e si limita ad affermare che nulla permette di pensare che Tarn ministrazione Nixon sia meno amica di quella precedente. In alcuni ambienti israelia ni si attribuisce una certa importanza al fatto che il Dipartimento di Stato americano abbia annunciato la conclusione dei negoziati 24 ore dopo l'attentato all'aeroporto di Atene. Lo si interpreta come una sconfessione della (i missione » dei terroristi palestinesi. Franco Martini