Famiglia americana in vacanza uccisa dal gas nell'autofurgone

Famiglia americana in vacanza uccisa dal gas nell'autofurgone Tragedia in un campeggia atte parte di Verona Famiglia americana in vacanza uccisa dal gas nell'autofurgone Le vittime sono un trentenne, la moglie di 27 anni e il loro piccolo di dieci mesi - Erano giunti da Bruxelles dove l'uomo lavorava presso un istituto scientifico - Per stare al caldo avevano acceso una stufetta a gas butano - La fiamma ha bruciato l'ossigeno dell'abitacolo (Dal nostro corrispondente) Verona, 28 dicembre. I componenti di una famiglia americana — marito, moglie e un bambino di dieci mesi — sono morti, avvelenati da ossido di carbonio, mentre dormivano nell'autofurgone con il quale, dal Belgio, avevano raggiunto Verona. I tre turisti, residenti a Westminster (California), che avevano ottenuto in settembre un permesso di soggiorno in Belgio, sono: Frank Robert Cheslak dì 30 anni, la moglie Donna Marie di 27 e il Aglio Keith Cari, nato il 3 marzo scorso. I tre erano giunti con un autofurgone « Volkswagen » munito di targa provvisoria tedesca la sera di S. Stefano e si erano fermati nel camping « Giulietta e Romeo », in località Ca' De L'Ebreo, a sette chi- lometri dalla città, sulla nazionale n. 11 Verona-Brescia. Stamani all'alba un congiunto del gestore del campeggio, il ferroviere Armando Gambarìni, ha notato che l'autofurgone era ancora chiuso dalla notte precedente, completamente ricoperto di brina, e si è preoccupato: ha bussato, senza ottenere risposta. Ha allora avvertito i carabinieri, che hanno sfondato un deflettore per aprire lo sportello dell'auto. All'interno giacevano, nelle loro tute imbottite, i corpi dei Chestak. Un medico ha constatato che la morte risale all'una dell'altra notte ed è stata causata da avvelenamento da ossido, .di carbonio: per dormire al caldo i Cheslak avevano acceso una stufetta da campeggio a gas butano, la cui fiamma ha consumato l'ossigeiio dell'abitacolo, ermeticamente chiuso. Sul posto si sono recati il capitano Canottieri del comando gruppo carabinieri e il sostituto procuratore della Repubblica dott. Castellano, il quale ha autorizzato la rimozione delle, salme, che sono state trasportate nella vèlia mortuaria del cimitero di Verona, in attesa delle disposizioni delle autorità consolari americane. I carabinieri hanno preso in consegna il furgoncino dei Cheslak e la stufetta da campeggio che ne ha causato la morte, mettendoli a disposizione dell'autorità giudiziaria. Il campeggio « Giulietta e Romeo », annesso ad un ristorante, è attualmente incustodito e II furgoncino della piccola famiglia americana era il solo presente nel re- cinto delimitato da un'alta siepe. Ai carabinieri che hanno sfondato il deflettore del furgoncino i Cheslak sono apparsi come addormentati. Soltanto la donna aveva la bocca segnata da tracce di saliva,. Era distesa a fianco del marito sul pavimento Sei furgóne, ^dietro ì sedili anteriori. I loro corpi, rivestiti da tute imbottite, erano coperti da una trapunta. Anche il piccolo Keith Cari, sdraiato sul divano posteriore, era coperto da una piccola trapunta e sembrava tranquillamente addormentato. Frank Robert Cheslak, che era giunto nello scorso settembre in Belgio dalla California, compiva ricerche nell'istituto « Von Karman » per lo studio dei fluidi dinamici, a Bruxelles. Abitava dal suo arrivo nella capitale belga al numero 4 dell'Avenue Des Canes in Rhode-Saint Genese. Era nato a Detroit nel Michigan e abitava a Westminster. La moglie, il cui cognome di ragazza era Truran, era nata a Sacramento. Non si conoscono i motivi del viaggio dei Cheslak in Italia, ma si ritiene che intendessero approfittare delle vacanze natalizie per fare un giro turistico. Sul sedile anteriore dell'autofurgone è stato trovato un quaderno, intitolato «Diario di Keith in Belgio », sul quale i genitori avevano annotato via via i progressi del bambino. Sull'ultima pagina del quaderno erano state segnate le spese di viaggio. v b

Persone citate: Armando Gambarìni, Canottieri, Castellano, Donna Marie, Frank Robert Cheslak, Rhode