Rinunciano alle loro vacanze per spalare fango nel Biellese

Rinunciano alle loro vacanze per spalare fango nel Biellese Gruppi di giovani studenti affluiti a Valle Mosso Rinunciano alle loro vacanze per spalare fango nel Biellese Sono alcune centinaia di ragazzi e ragazze giunti anche dalla Romagna Una studentessa torinese ha ottenuto dai genitori, come dono di Natale, di poter raggiungere i luoghi alluvionati per lavorare con i compagni (Dal nostro corrispondente) Biella, 27 dicembre. Alcune centinaia di spalatori volontari sono oggi affluiti a Valle Mosso persino dalla Romagna, per collaborare alla rimozione del fango che, a quasi due mesi dalla disastrosa alluvione, ingombra ancora numerose fabbriche e case. Sono per il momento ventun gruppi di giovani generosi ed entusiasti, costituiti in prevalenza da studenti che approfittano delle vacanze di fine anno per rendersi utili. Altri gruppi sono attesi nei prossimi giorni: da Gallarate si sono « prenotati » duecento ragazzi appartenenti ad una associazione studentesca che si alterneranno in tre turni. Cospicua la rappresentanza dei « Soci costruttori », una organizzazione giovanile internazionale che già in altre tristi occasioni ha svolto un'opera umanitaria particolarmente apprezzata. All'albo della scuola di Valle Mosso, dove sono alloggiati i giovani (le ragazze, assai numerose, dormono invece nella scuola della regione Falcerò), è affisso il regolamento dell'associazione. « La maggior parte dei soci — vi è scritto — sono studenti: perciò è meglio affidare loro lavori di manovalanza ». « Bella fiducia nelle nostre capacità », ha commentato scherzando un liceale di Piacenza. Altri gruppi sono giunti da Torino e da Trento. La squadra torinese è formata da tredici giovani e sette ragazze, affidati alla signorina Marisa Porro, un'insegnante ventiseienne di Grugliasco che nel .campo della solidarietà umana ha già acquisito una notevole esperienza soprattutto all'estero. Significativo il gesto di una delle componenti del gruppo: la studentessa Caterina Pomo, di 17 anni, appartenente alla famiglia d'un industriale di Torino e diplomanda in ragioneria, ha chiesto ai genitori il permesso di andare a lavorare a Valle Mosso come dono di Natale. I « soci » torinesi sono impegnati nella ripulitura dell'albergo Fiorina, invaso il 2 novembre scorso da un mare di fango. Al momento del disastro i locali erano stati rinnovati da un mese, ma la proprietaria, Mary Fiorina, di 54 anni, non si è persa d'animo e ha ricominciato da capo. L'albergo, più bello di prima, riaprirà i battenti la sera di San Silvestro per il tradizionale cenone. Mentre i giovani torinesi compivano oggi lavori diversi nelle sale e in cantina, le ragazze in cucina lavavano, con entusiasmo, montagne di piatti, di bicchieri, di posate. « A casa nostra — ha commentato la signorina Porro — non lo si la mai volentieri, ma qui è tutt'altra cosa ». p. ni. * Tre delle giovani torinesi che trascorrono le vacanze a Valle Mosso: stanno collaborando a rimettere in attività un albergo. Al centro, la capogruppo Marisa Porro

Persone citate: Caterina Pomo, Fiorina, Marisa Porro, Mary Fiorina, Porro