Anarchici fanno scoppiare a Livorno un ordigno davanti al Tribunale

Anarchici fanno scoppiare a Livorno un ordigno davanti al Tribunale I.a bomba al tritolo la motto di Piatalo Anarchici fanno scoppiare a Livorno un ordigno davanti al Tribunale Nessuna vittima, né feriti - I danni sono ingenti - Una persona fermata (ma pare sia estranea) -.Sul luogo dell'esplosione volantini contro lo Stato e la democrazia (Dal nostro corrispondente) Livorno, 26 dicembre. Un ordigno è esploso la notte di Natale sull'ingresso del Palazzo di Giustizia. Non si sono avute vittime, né tur ti. mentre assai gravi sono 1 danni all'edificio. E' stato operato un fermo ma pare che l'attentato non sia opera di persone del luogo bensì di un'organizzazione che ha già effettuato analoghi atti dinamitardi in altre città. Davan ti alla sede del tribunale sono stati trovati manifestini ciclostilati a firma del «Grup po anarchico giustizia del po polo ». L'esplosione è avvenuta alle 1.45. L'edificio del tribù naie è posto nei vecchi quartieri della città e l'ingresso principale si apre su via dei Milanesi, una strada deserta nelle ore notturne e in fondo alla quale è il comando dei vigili urbani che resta chiuso fino al mattino anche se all'interno presta servizio un piantone. j Nel Palazzo di Giustizia abita il custode, Mario Baldi, di 47 anni, con il fratello Sergio di 50, la sorella Nara di 35 e la madre Italia di 80 anni. Il suo alloggio è al piano terra, proprio accanto all'ingresso principale che, oltre al portale in legno, è protetto esternamente da un robusto cancello Nella notte Mario Baldi si è svegliato ed alzato. Aveva appena messo i piedi in terra quando ha udito un forte scoppio che ha fatto anche cadere qualche suppellettile nella sua stanza. Allarmato, è corso fuori della camera e si è affacciato sul cortile del tribunale: verso l'ingresso principale ha visto una nuvola di polvere alzarsi da un cumulo di calcinacci, frammenti di infissi, di finestre e di porte. Anche il fratello, la sorella e la madre, sofferente di cuore, erano stati svegliati di soprassalto dallo scoppio. La porta della camera di Sergio Baldi era stata colpita con violenza da un grosso legno. Per fortuna un armadio era appoggiato contro la porta, altrimenti il fratello del custode avrebbe corso un grave rischio. Mario Baldi 6 corso verso l'ingresso principale. Una pesante lastra di marmo era stata divelta e lanciata in mezzo alla strada. Egli si è affrettato ad avvertire 1 carabinieri che sono subito accorsi. Nella via sono stati trovati numerosi volantini ciclostilati a firma del «Gruppo anarchico giustizia del popolo » né' bruciacchiati né fo rati da frammenti di vetro, il che fa sorgere fi dubbio che siano stati lanciati dopo la esplosione. Dopo una lunga introduzione in chiave anarchica contro lo Stato, la democrazia ed i politici, nel volantino si « dichiara guerra agli strumenti di oppressione e sfruttamento, all'immenso apparato politico, militare, allo stuolo di profittatori e specula- tori, alla Chiesa ecc. ecc. » e si esprime il proposito di u distruzione dell'autoritarismo in tutte le sue forme affinché ci sia completa é libera emancipazione dei popò li... realizzando il fine dell'umanità: la rivoluzione sociale per il socialismo libertario ». L'ordigno, pare a miccia, secondo i primi accertamenti, era formato da diverse saponette di tritolo: una bomba di notevoli dimensio ni allestita da mani esperte. Può anche darsi che ad accrescerne la potenza abbia contribuito il fatto che il tritolo, collocato tra il pesante portale in legno e le sbarre di ferro del cancello, si è trovato quasi ad esplodere come in una camera di scoppio. Come si è detto, è stato effettuato il fermo d'una persona che era stata vista aggirarsi nei dintorni poco prima dello scoppio. Stamane alle 11 è giunto a Livorno anche il primo presidente della Corte d'appello di Firenze, dott. Aldo Sica, che è stato ricevuto dal consigliere di Corte di Cassazione dott. Martorano. Nella notte di Natale sui cartoni delle fermate dei filobus ignoti hanno incollato manifesti con la scritta: « Natale diseguale dalla Lombardia alla Sicilia ». b. c.

Persone citate: Aldo Sica, Mario Baldi, Martorano, Nara, Sergio Baldi

Luoghi citati: Firenze, Italia, Livorno, Lombardia, Sicilia