La conferenza sul Vietnam comincerà dopa il 20 gennaio
La conferenza sul Vietnam comincerà dopa il 20 gennaio B pre- negoziati a un punito motto La conferenza sul Vietnam comincerà dopa il 20 gennaio Questa è l'opinione generale degli osservatori - Le parti sembrano decise ad attendere l'insediamento in carica del presidente eletto Nixon Hanoi chiede che il «governo fantoccio» sudvietnamita sia sostituito a ? ni i i io a a rbnoParigi, 23 dicembre. La conferenza di Parigi non comincerà certamente prima della seconda quindicina di gennaio. Tale è la convinzione degli osservatori parigini secondo i quali l'« impasse » attualmente constatata nell'ambito delle conversazioni sulla procedura potrà difficilmente essere superata prima dell'insediamento del presidente Nixon alla Caia Bianca, a meno che non si produca rapidamente un «fatto nuovo» a Saigon. Il capo della delegazione vietcong Tran Buu Kicm, ha infatti categoricamente respinto stamani l'idea avanzata dal vice presidente sudvietnamita Nguyen Cao Ky circa la possibilità di un contatto diretto fra rappresentanti del regime di Saigon I ii e del « Fronte ». « Poiché la amministrazione di Saigon non rappresenta la popolazione — ha detto Kiem — non sì può evidentemente riconoscerla come interlocutrice del Fin nella questione del Sud Vietnam». Ky aveva dichiarato ieri, in un'intervista concessa alla televisione americana prima di lasciare Parigi, di ritenere «possibili» dei contatti con il «Fronte» come con altri gruppi dell'opposizione sudvietnamita. « E' tèmpo di ammettere — aveva detto — che i partigiani del Fronte costituiscono una realtà. E' tuttavia fuor di questione che sì possa considerare il Fronte come una entità». All'indomani della partenza del generale Ky per Saigon e dei discorsi pubblici prò- nunciati dal capo della delegazione di Hanoi Xuan Thuy e dal capo della delegazione dell'Fln Tran Buu Klem dinanzi a millecinquecento componenti della comunità vietnamita di Parigi, nessun incontro è previsto per le prossime ore né fra americani e alleati sudvietnamiti, né fra americani e nordvietnamiti. Va notato al riguardo che anche il vice capo della delegazione americana, Cyrus Vance, ha lasciato Parigi per trascorrere le feste in patria. E' opinione diffusa che i giorni del regime Thieu e Ky siano contati e che la sua sostituzione costituirà l'avvenimento che permetterà di sbloccare il negoziato. La formazione di un « gabinetto di pace » a Saigon è stata nuovamente reclamata ieri sera da Xuan Thuy e da Tran Buu Kiem, i quali hanno implicitamente, ma chiaramente, indicato che il governo di cui esigono la costituzione nella capitale sudvietnamita sarà un gabinetto di transizione in attesa della formazione di un vero governo di coalizione scaturito da nuove elezioni generali. Xuan Thuy ha affermato che «affinché la conferenza di Parigi possa aprirsi e dare risultati positivi è necessario che a Saigon si formi un governo che voglia realmente negoziare con l'Fln». (Ansa) Tregua nel Sud Vietnam
Persone citate: Cyrus Vance, Nguyen Cao, Nixon, Thieu, Xuan Thuy
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