Il premio «Stella della Bontà» assegnato a Giulio De Benedetti di Giulio De Benedetti

Il premio «Stella della Bontà» assegnato a Giulio De Benedetti UN GIUSTO RICONOSCIMENTO Il premio «Stella della Bontà» assegnato a Giulio De Benedetti «Per aver creato e curato personalmente la rubrica "Specchio dei tempi" del giornale "La Stampa"» - Ricordate le sottoscrizioni per il Vajont, la Sicilia, il Veneto e Firenze, gli alluvionati del Piemonte) Il nostro corrispondente ci telefona da Milano: Il Comitato per il Premio « Notte di Natale », fondato nel 1934 da Angelo Motta, ha assegnato a Giulio De Benedetti, che per oltre vent'anni ha diretto « La Stampa », la « Stella della Bontà », per « aver creato e curato personalmente la rubrica "Specchio dei tempi " ». La motivazione dice: « Per più di undici anni tale rubrica si è fatta eco di una interminabile serie di episodi tra i più umili della vita, aiutando i più poveri, i più deboli, i più disperati. Raccogliendo e' segnalando anche le voci della critica e del dissenso, recando insperata fiducia in uomini di ogni età, mestiere e provenienza, durante le recenti grandi calamità nazionali (Vajont, terremoto in Sicilia, alluvioni nel Veneto, a Firenze e nel Biellese), organizzò eccezionali raccolte di fondi disponendo poi l'immediata e diretta distribuzione ai sinistrati. Attraverso la sua intelligente e, appassionata opera, De Benedetti ha saputo così conciliare .le esigenze di una rubrica di grande inte¬ resse giornalistico con quelle di un servizio collettivo ispirato alla umana solidarietà ». Oltre che a Giulio De Benedetti, le « Stelle della Bontà » sono state assegnate ad Augusta Perroni Tabus, una insegnante di Torino che pur sapendosi gravemente malata ha voluto continuare ad insegnare nel suo liceo di Rivoli fino all'ultimo giorno; ad Agostino Boria di Milano, promotore dell'associazione per l'assistenza ai miodistrofici; a Nicola Ricciardi, di Taranto, un giovane che cura la madre cieca e funge da capofamiglia; a padre Werenfried Van Straaten, che ha creato un'organizzazione per assistere i cattolici perseguitati; a Rosanna Moruzzi, una bimba di Macerata che da anni cura un'amica cieca; al movimento « Mani tese » di Milano. Il Premio « Notte di Natale » è stato assegnato a Giovanni Tissot, di Lenne (Germania), che da parecchi anni si è dedicato all'assistenza del prossimo e che durante la guerra si prodigò per salvare dalla morte centinaia di ebrei.

Persone citate: Agostino Boria, Angelo Motta, Augusta Perroni, De Benedetti, Giovanni Tissot, Giulio De Benedetti, Nicola Ricciardi, Rosanna Moruzzi