"Una luce fantastica tra il bianco e l'azzurro" di Nicola Caracciolo

"Una luce fantastica tra il bianco e l'azzurro" GUARDANDO INDIETRO DA 300 falLA CHILOMETRI "Una luce fantastica tra il bianco e l'azzurro" (Dal nostro corrispondente) Washington, 23 dicembre. Sperando che il malessere dì cui soffre il comandante dell'« Apollo » Frank Borman non si attacchi agli altri membri dell'equipaggio, James Lovell e William Anders, i dirigenti della Nasa ritengono che l'impresa spaziale potrà essere portata avanti fino in fondo. Domani alle 4,59 del mattino, le 10,59 ora italiana, verrà iniziata la manovra d'inserimento lunare. I razzi di bordo della capsula verranno azionati per rallentare la corsa della navicella, e questo dovrebbe permettere all'astronave di andare in orbita intorno alla Luna. Dal punto di vista meccanico la spedizione finora non potrebbe essere andata meglio. L'« Apollo » muove verso la Luna e oggi ha passato il punto « senza ritorno »: da questo momento in poi per tornare sulla Terra non si può più invertire rotta, la capsula è prigioniera dell'attrazione lunare, è necessario compiere la missione tacendo il periplo della Luna. Unico problema ancora aperto decidere se l'« Apollo » deve, come previsto, restare venti ore in orbita intorno alla Luna oppure, mantenendosi a un'altezza maggiore, s'accontenterà di fare un mezzo giro alle spalle del nostro satellite per poi dirigersi subito verso la Terra. La seconda alternativa non comporta pericoli particolari. La prima invece sì: se il sistema di propulsione di bordo non funzionerà perfettamente la capsula potrebbe rimanere per sempre in orbita intorno alla Luna. Oggi in una trasmissione alla televisione gli astronauti da una distanza di circa trecentomila chilometri hanno fatto vedere a tutta l'America (e sappiamo che anche in Europa hanno visto la trasmissione) V immagine della Terra: l'emisfero occidentale, il Polo Nord, parte degli Stati Uniti. Come già ieri Borman, òggi Lovell nel descrivere a voce le cose che vedeva appariva emozionato dalla bellezza dello spettacolo: dalla Terra emana una luce fantastica, surreale, trail bianco e l'azzurro. Il fascino dell'impresa ha colpito la fantasia di tutto il mondo e vi si aggiunge la coscienza, per la prima volta sentita chiaramente, che il tentativo è estremamente pericoloso e che gli astronauti effettivamente rischiano la loro vita. E' stato detto che dai calcoli della Nasa i rischi che Borman, Lovell e Anders corrono non superano quelli considerati accettabili in una missione di guerra. Certo è che la missione dell' Apollo sta preparando 'un curioso Natale per gli americani — è appunto a Natale che dovrà venire compiuta la manovra di distacco dalla Luna — dominato da uno stato d'animo composito, un misto d'eccitazione, di senso del mistero e dell'avventura e anche di angoscia. In attesa delle ore decisive dell'impresa comunque i giornali sono pieni della piccola cronaca del viaggio. A Houston il controllore del volo Glynn Lunney ha detto che la rotta dell'Apollo 8 è più esatta delle previsioni. Una manovra per correggerla, prevista per il mezzogiorno di oggi, è stata annullata come non necessaria. L'unico inconveniente di qualche importali- Za finora riguarda la macchina da ripresa della televisione che ieri, a differenza di oggi, non è riuscita a riprendere la Terra. Il vero problema, come si è detto, è quello della salute degli astronauti. Borman che ieri, per una forma di influenza intestinale stava molto male, oggi è migliorato. I tre astronauti hanno preso per ordine del medico del volo Apollo, Charles Berry, delle pastiglie di « Lomotil ». La febbre non ha lasciato conseguenze per Borman salvo, come è normale, una qualche stanchezza. Ora si sta ad aspettare per vedere se Lovell e Anders sono stati contagiati. Comunque la cosa non preoccupa eccessivamente. Ieri Borman ha potuto svolgere il suo lavoro senza difficoltà, malgrado la influenza. E' la seconda volta, nel programma Apollo, che gli astronauti si ammalano nello spazio. Lo scorso ottobre i tre astronauti dell'Apollo 7 sono tornati a terra anche loro raffreddati e influenzati. Gli scienziati della Nasa si chiedono adesso se vi sia qualcosa nello spazio che indebolisce la resistenza dell'organismo umano ai virus. Il dottor Charles Berry ha detto dì ritenere pressoché inevitabile che ì due compagni di viaggio di Borman si ammalino anch'essi. La sua speranza è che la febbre, che dura solo 24 ore, venga subito in modo che al momento più impegnativo in orbita intorno alla Luna i due siano guariti, oppure che la febbre si manifesti dopo lasciata la Luna durante il viaggio di ritorno E' possibile anche — è stato detto alla Nasa — che si rinunci a qualche giro orbitale intorno alla Luna per ragioni mediche. Comunque Borman non mostra di credere a questa eventualità. « L'unica cosa che chiedia¬ mo — ha detto Borman oggi parlando con il centro di Houston — è la sicurezza che, al momento di tentare la manovra di innesto lunare, il veicolo sia meccanicamente in perfette condizioni di funzionamento ». Ritiene cioè che i problemi dovuti all'influenza siano superabili. Un'altra complicazione, an-' ch'essa però dì poco conto, viene segnalata , della nave ammiraglia della squadra incaricata del recupero della capsula. La portaerei Yorktown ha segnalato che nella zona prevista per l'ammaraggio il tempo è cattivo. Comunque tutti questi sono det- tagli in realtà di scarsa im- poHanza. I due momenti centrali dell'impresa saranno domani mattina quando si deciderà se l'astronave deve o no porsi in orbita intorno alla Luna e mercoledì quando si dovrà imboccare la via del ritorno. Nicola Caracciolo

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